Lui è Samed Memaj, giovane campione di Thai Boxe ed altre discipline di combattimento. Cresciuto a Firenze, Samed si è trasferito da Scutari (Albania) all’età di tre anni.
Come lui sono tanti i giovani cosiddetti di “seconda generazione”, figli di immigrati nati e/o cresciuti in questo paese.
Essi parlano perfettamente l’italiano, ma cosa dico, l’italiano è la loro lingua madre in realtà, si sentono appartenere a questo paese e all’estero difendono il tricolore quando salgono sul ring.
L’Italia può soltanto andare fiera di questi giovani, così come dovrebbero andare fieri quei paesi che hanno dato i natali a questi campioni o ai loro genitori e che quasi sempre questi giovani non dimenticano, come Samed, che l’aquila bicipite la porta sulle spalle, pronto a farla volare insieme al tricolore ogni volta che sale sul ring e riesce ad uscire vittorioso al termine di ogni combattimento.