Il 15 marzo 2008 a Gërdec, un villaggio a pochi chilometri dalla capitale dell’Albania, Tirana, esplose un deposito di materiale bellico che doveva essere neutralizzato. Morirono 26 persone, ci furono più di 300 feriti e migliaia di abitazioni danneggiate.
Una ferita ancora aperta in quanto ci sono dubbi sul coinvolgimento della politica, anche se nel 2012 sono state condannate 19 persone per violazione delle norme di sicurezza, condanne che in molti considerano troppo lievi.