Capisco che possa sembrare un titolo un po’ridicolo, ci sarà chi lo troverà addirittura assurdo, ma della scrittura amo anche, se non soprattutto, la licenza poetica, ovvero la possibilità di trasgredire senza per questo cadere nell’errore.
Che il mondo sia piccolo è un’affermazione o modo di dire che si utilizza, come ben sappiamo, quando incontriamo in un posto insolito, magari lontano da quello dove viviamo, una persona che mai ci saremmo aspettati di incontrare o che conosce qualcuno che a nostra volta conosciamo anche noi.
Ebbene questo in Albania mi capita praticamente ogni volta che ci vengo, ecco spiegato il mio bizzarro titolo. Non solo, ho sempre la sensazione che un pezzo d’Italia, che sia del nord, del centro o del sud, mi segua al di là del mare.
Scrivo dalla camera di un albergo di Qerret che da diversi anni a questa parte è diventata la mia località di mare preferita.
Non che ci sia qualcosa di particolare, sono le esperienze e le emozioni che ho vissuto ogni volta a renderla per me unica. Il mare è bello, le spiagge sono ampie e sabbiose, ideali per chi ama camminare sul bagnasciuga e per chi ha bambini piccoli, inoltre c’è un’area residenziale con delle case bellissime che, oltre ad essere ricca di verde e pini marittimi, impedisce il caos che invece si rischia di trovare altrove.
Nell’arco di pochi anni (fino all’estate 2016 c’era un’unica struttura alberghiera), sono sorti diversi hotel molto belli, alcuni anche molto lussuosi. Hotel che offrono ristoranti di livello e in uno di questi c’è un executive chef che darebbe del filo da torcere ai nostrani Cracco e Cannavacciuolo. Uno chef che parla benissimo italiano, con accento romanesco, che vanta un’esperienza internazionale, che gioca con creatività, dando ai piatti un tocco d’arte, ma senza mai storpiare il sapore delle materie prime.
Ebbene, essendo una delle poche frequentatrici in questo periodo, in spiaggia con il mio bambino ho potuto conoscere la moglie e il figlioletto dello chef che guarda caso scopro essere cugina di uno scrittore albanese che contattai per la mia tesi di laurea ormai dieci anni fa e del quale serbo un bellissimo ricordo. L’Albania è piccola e si porta con sé un pezzo di mondo, ovunque si vada. Aspetto che mi affascina sempre moltissimo.
L’Albania è come una seconda casa nella quale ovunque io vada mi sento accolta e coccolata. Non so se lo facciano perché sono italiana, o per il mio albanese maccheronico (ma mi faccio capire), se semplicemente il desiderio di accoglienza è maggiore rispetto ad altri posti turistici o se sia solo una mia sensazione, eppure me la porto via da ogni viaggio.
Leggo sui gruppi dedicati all’Albania, italiani che chiedono consigli su dove recarsi quest’estate, in quale località. Io ne consiglierei molte – Qerret sicuramente – perché in un piccolo Paese come questo le cose da scoprire sono davvero tante. È vero il mondo è piccolo, e l’Albania ancor di più, ma ha così tanto da offrire!