A pochi giorni dalla visita di Giuseppe Conte a Tirana, Edi Rama ricambia arrivando domani a Roma. Chiediamo ai due PM di prendere un impegno politico sul tema pensioni.
Domani si svolgerà a Roma un nuovo incontro bilaterale tra il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte e quello albanese Edi Rama, che ha accolto Conte a Tirana solo pochi giorni fa. Il tema pensioni, che più sta a cuore alla comunità italoalbanese, non è stato discusso in quel caso. Ma a Roma dovrà essere affrontato.
Non si è parlato di pensioni in Albania durante la visita di Giuseppe Conte. La frase del PM italiano rimbalzata dappertutto è “non aprire i negoziati con l’Albania a la Macedonia del Nord è stato un errore storico dell’Unione Europea”. E l’accordo tra Italia e Albania per riconoscere il diritto alla pensione di un numero crescente di persone? Purtroppo non è stata spesa una parola sul tema a Tirana. Il compito di dare risoluzione a questa questione è di ambo le parti, ma tocca all’Albania metterla in agenda.
Domani il PM albanese Edi Rama sarà a Roma per ricambiare in tempo record la visita di Conte. E a Roma l’occasione non può essere mancata per la seconda volta: i due Primi Ministri devono prendere un impegno politico davanti ai cittadini italoalbanesi, riconoscendo il loro diritto alla pensione ed agendo perché si arrivi il prima possibile alla finalizzazione dell’accordo.
Il primo passo è mettere in agenda il tema pensioni. Il secondo è non fermarsi alle parole, ma lavorare concretamente per finalizzare l’accordo in tempi brevi. Albania News sarà domani alla conferenza stampa congiunta di Conte e Rama.
Non si può perdere altro tempo perché si fa del male a chi è arrivato all’età pensionabile senza poter avere una pensione né nel paese di origine né in quello dove vive. Il numero delle persone private di questo diritto è in crescita. Aiutateci a far sentire la nostra voce firmando la petizione “La pensione è un diritto. Sosteniamo l’accordo Italia-Albania”, che ha già raggiunto 7.500 firme.
Geri Ballo, promotrice dell’appello – Olti Buzi, Direttore editoriale di Albania News
I fatti
Questo giornale si occupa da anni del tema pensioni tra Italia e Albania. Lo riprendiamo in breve: L’Italia ha molte convenzioni bilaterali in tema di pensioni con paesi extra Ue, dall’Argentina alla Tunisia, che rendono paritario l’accesso ai trattamenti e fanno in modo che siano riconosciuti tutti i contributi versati in qualsiasi paese una volta che si va in pensione. Tra le convenzioni manca purtroppo quella con l’Albania. I lavoratori albanesi in Italia in età pensionabile o vicini ad essa hanno versato contributi sia in Albania (prima di emigrare) che in Italia. La mancanza di un accordo tra i due Stati non permette loro di arrivare alla pensione né nel paese di partenza né in quello di arrivo, penalizzando così la fascia di popolazione che più si è sacrificata per quella integrazione che permette oggi ai giovani italo-albanesi di essere così ben inseriti in Italia.
L’impegno necessario degli albanesi d’Italia
L’iniziativa della petizione arriva dopo anni in cui gli italo-albanesi hanno in vari modi provato a far conoscere questo problema e hanno provato a sensibilizzare le istituzioni del proprio paese d’origine e dell’Italia in merito ad esso. Le associazioni e molti individui, tra cui una parte dei pensionati toccati direttamente, hanno organizzato conferenze e messo in atto proteste. Ora questa petizione ha raccolto 7.500 firme. La sfida è quella di adottare, ognuno di noi, la petizione, diffonderla e spiegarne l’importanza.