La situazione creata dalla pandemia in Albania ha influenzato positivamente nel rapporto tra le coppie ma la progressiva riapertura ha determinato un aumento del numero di cause in tribunale per divorzio.
Da maggio a luglio il numero dei casi è quintuplicato, mentre in questo periodo si osserva un numero elevato anche per le pratiche di divorzio che sono state risolte.
Il periodo di oltre 2 mesi in cui il Paese era quasi in totale isolamento, ha avuto un impatto positivo sui legami familiari riducendo significativamente i casi di divorzio tra coppie.
Con la revoca delle misure restrittive, l’inizio dei movimenti e la riapertura di attività commerciali nel paese, si è notato un aumento di questo fenomeno. Se nel periodo marzo-aprile le richieste di divorzio in tribunale sono state 72, nel periodo maggio-luglio sono state 353 le richieste di divorzio, fenomeno che è quintuplicato.
Il forte stress emotivo vissuto durante i mesi di lockdown ha esasperato situazioni già critiche, che sono esplose dopo l’allentamento delle misure.
La graduale riapertura delle misure restrittive, e dunque il ritorno dei giudici al lavoro, ha comportato anche un aumento del numero di cause di divorzio concluse. Se in marzo e aprile si è conclusa l’elaborazione di 50 cause di divorzio, in maggio-luglio sono terminate 247 cause.
Oltre l’80% delle azioni legali sono intentate in tribunale da donne e per la maggior parte la causa principale del divorzio è la violenza domestica. Come sempre, i bambini sono vittime di conflitti tra genitori durante e dopo questo processo.
Il fenomeno della violenza è aumentato anche dopo la revoca delle misure restrittive imposte dal governo. Sebbene la situazione fosse più calma a marzo e aprile, dove dalla polizia sono stati emessi 106 ordini di protezione contro gli abusi familiari, a maggio-luglio i casi sono raddoppiati a circa 250 ordini di protezione.
Besar Bajraktaraj / Ora News