A Korça, entro poche settimane, aprirà un centro per l’infanzia avveniristico, con attrezzature sportive, spazi per la musica e la creatività e perfino corsi di coding per bambini. A Tirana, a breve ogni quartiere avrà un parco giochi attrezzato con le più moderne attrezzature per il gioco e il tempo libero.
E questi sono soltanto due esempi delle esperienze in corso di pianificazione, a cura di UNICEF Albania, in collaborazione con le tante realtà locali (ed internazionali) interessate a contribuire alla creazione di opportunità per le bambine e i bambini albanesi.
La conferenza internazionale
Il 31 di maggio, a Tirana (Hotel Tirana, in piazza Skanderbeg) si terrà la prima conferenza delle Città Amiche dei Bambini (Child-Friendly Cities) in Albania. Sarà l’occasione per definire il concetto generale di città amica dei bambini, quali caratteristiche deve avere, quali servizi offrire, quali opportunità di mobilità permettere, e soprattutto come deve essere pianificata.
La pianificazione urbana di una moderna città, infatti, deve partire proprio dall’infanzia.
Bambine e bambini sono portatori di diritti, come afferma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Infanzia, approvata a New York nel 1989. Nel solco della Dichiarazione sta la pianificazione urbana che sarà discussa a Tirana. Le componenti principali non possono prescindere da un focus sulla prima infanzia per il quale è stata invitata la realtà più avanzata al mondo (Reggio Children, nella persona della Presidente, Claudia Giudici) e un altro focus sulla tecnologia e l’innovazione, che sarà curato dalla Direttrice del famoso Centro Navet di Boras, Svezia, vincitore di numerosi premi legati all’educazione dei bambini alla Scienza attraverso il gioco.
La pianificazione urbana sarà al centro della riflessione proposta da Tim Gill, ricercatore, autore, personaggio televisivo inglese (Rethinking Childhood), il quale racconterà del proprio lavoro di indagine sulle buone pratiche delle città nel mondo. Guillermo “Gil” Penalosa, esperto canadese di città amiche dei bambini, arricchirà la riflessione orientando i pensieri verso il tema della mobilità sostenibile. E proprio il concetto di sostenibilità sarà al centro dei workshop pomeridiani, offerti ad insegnanti ricercatori, educatori e altre professionalità impegnate ad offrire a bambine e bambini le opportunità di cui hanno diritto.
Le città albanesi amiche dei bambini
UNICEF Albania considera la conferenza come un momento di avvio di un percorso di concettualizzazione delle città albanesi.

Korça
Korça ha da tempo iniziato un concreto lavoro che, oltre al centro per l’infanzia, vedrà la nascita a breve di ristoranti e hotel amici dei bambini. Si tratta di un lavoro che UNICEF e il Municipio di Korça hanno da tempo iniziato, con il sopporto concreto del sindaco Sotiraq Filo e dei suoi più stretti collaboratori. I ristoranti di Korça proporranno progressivamente spazi e materiali per intrattenere i bambini, e si renderanno sempre più accessibili ed inclusivi attraverso un percorso di lavoro atto ad offrire ai loro giovani cittadini, ma anche ai tanti turisti, spazi di ristorazione amici dei bambini. Il processo proseguirà poi con gli hotel della città.
Tirana
Tirana ha messo al centro della propria prima azione child-friendly la creazione di parchi, per i quali è stata creata una apposita unità di lavoro. La città sta recuperando spazi urbani precedentemente inutilizzati, per crearvi parchi gioco attrezzati con le più innovative opportunità non solo di gioco ma anche di incontro, inclusi anfiteatri, che alla mattina vengono già messi a disposizione delle scuole o delle opportunità educative cittadine.
Altre città si stanno affacciando al percorso con grande interesse, e la conferenza di Maggio sarà una occasione per creare un tessuto comune albanese di città amiche dei bambini.
UNICEF Albania vuole, con questo progetto, sostenere l’implementazione della Dichiarazione dei Diritti del Bambino attraverso attività concrete, che partono dalle città e dalle comunità locali, per giungere ad ogni bambina e bambino, riconoscendo loro il diritto alla costruzione del proprio futuro a partire proprio dal concetto di cittadinanza.