Nonostante i continui ritardi nell’apertura dei negoziati di adesione con l’Unione Europea, il Primo Ministro albanese Edi Rama ha affermato ieri che l’Albania prosegue nel suo impegno verso l’adesione all’UE perché “non c’è alternativa”.
Parlando davanti all’Atlantic Council il 5 febbraio, Rama ha riferito che l’Albania sta avanzando con le sue riforme pianificate, mentre i leader europei discutono sul momento opportuno per l’apertura dei negoziati per l’Albania e la vicina Macedonia del Nord.
“Non stiamo seduti a piangere e non ci aspettiamo che avvenga qualche miracolo”. ha detto Rama.
Rama ha inoltre accolto con favore le nuove proposte da parte della Commissione UE affermando che Macron abbia “espresso alcune riflessioni molto positivi” sui difetti del processo di allargamento.
Macron aveva ideato un nuovo piano per la riforma dell’allargamento a novembre, che avrebbe trasformato il processo di adesione in una serie di fasi politiche, oltre a introdurre un elemento di reversibilità qualora i paesi candidati non riuscissero ad attuare le necessarie riforme in tempi necessari.
Ieri, poco prima che Rama parlasse all’Atlantic Council, il 5 febbraio la Commissione europea ha annunciato una nuova proposta per il processo di allargamento dell’UE, che include un monitoraggio più approfondito dei progressi dei paesi candidati da parte dei governi degli Stati membri, nuovi gruppi tematici per i negoziati e condizioni più prevedibili per i paesi candidati.
Su questo tema ha parlato anche Frederick Kempe, presidente e CEO dell’Atlantic Council, ha definito la proposta della Commissione “una gradita dimostrazione dell’impegno dell’UE nei confronti dei Balcani occidentali come parte della famiglia euro-atlantica”
I rapporti tra i paesi dei Balcani occidentali
Oltre a preparare l’Albania per l’eventuale apertura dei negoziati con la UE, Rama ha anche posto l’accento sul lavoro svolto con altri leader nei Balcani occidentali per migliorare i legami tra gli stati della regione. Rama ha firmato un accordo con il presidente serbo Aleksander Vucic e il primo ministro della Macedonia del Nord, Zoran Zaev in ottobre, con l’obiettivo di creare uno spazio “mini-Schengen” tra i tre paesi, al fine di consentire la libera circolazione di persone, merci, capitali e servizi oltre i confini. Quando gli è stato chiesto dal vicepresidente esecutivo dell’Atlantic Council, Damon Wilson se questo sforzo dovesse essere visto come un tentativo di trovare un’alternativa all’UE, Rama ha spiegato che serve come un campo di addestramento per i Balcani occidentali utili a dimostrare che si possono “attuare le quattro libertà dell’UE anche nella nostra regione “.
La partecipazione della Serbia a questo progetto ha anche suscitato la speranza di una maggiore cooperazione tra Albania e Serbia mentre si spera Belgrado continui ad avvicinarsi alla normalizzazione delle relazioni con il Kosovo. Rama ritiene che “dobbiamo scoprire cosa e dove possiamo lavorare insieme” con la Serbia, nonostante le loro differenze politiche sul riconoscimento del Kosovo come stato indipendente. “Non siamo d’accordo su questo fatto, ma questo non è un motivo per congelare tutto”, ha detto.
L’unione Albania-Kosovo
Il 4 febbraio, il parlamento del Kosovo ha eletto un nuovo governo , facendo di Albin Kurti il nuovo primo ministro. Sebbene il partito politico di Kurti abbia talvolta sostenuto l’unificazione del Kosovo con l’Albania, Rama ha lasciato intendere che esclude questa possibilità, liquidandola come una battuta: “la poesia dell’opposizione non è la prosa del governo”.
La relazione con Washington
Secondo Rama, la ampia cooperazione che si sta attuando nei Balcani occidentali è un risultato diretto del sostegno che i suoi paesi hanno ricevuto dagli Stati Uniti. “Oggi sappiamo che i Balcani occidentali sono un posto migliore grazie innanzitutto agli Stati Uniti e ai suoi alleati”, ha affermato, “Gli albanesi non dimenticheranno mai l’assistenza degli Stati Uniti e i suoi alleati, che hanno trasformato la regione da “un’area di ostilità e lunghi capitoli di conflitto e spargimento di sangue in un’area di pace e cooperazione”, ha detto Rama
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