Bekim Fehmiu, “l’Ulisse originario del Kosovo che ci fece ammirare particolarmente il mondo omerico“. Lo ricordiamo oggi nel suo anniversario di nascita.
E ripercorriamo il suo viaggio per antonomasia verso Itaca, nel film Odissea, trasmesso dalla Rai nel 1968, accostandolo al viaggio della sua vita e carriera ed a quello delle nostre proprie vite.
Dato che Ulisse rappresenta in modo iconico, la lotta dell’uomo contro l’ignoto e le peripezie riscontrate sul suo cammino.
Lui ha interpretato tanti film e sono stati diversi, gli attori che a lungo andare nel tempo, hanno impersonato il personaggio Ulisse, ma nel nostro immaginario comune è rimasto impresso e ricordiamo per sempre un unico Ulisse universale:
Bekim Fehmiu. Indimenticabile in coppia con Irene Papas, “Penelope”

Oggi ricorre quindi, l’anniversario di nascita di Bekim Fehmiu, l’attore di Hollywood che, tra i pochi provenienti dai Balcani e dal blocco comunista in particolare, era riuscito ad emergere tra grandi divi del cinema mondiale all’estero, dopo la sua spiccata carriera da attore nella ex-Jugoslavia.
Bekim Fehmiu nacque a Sarajevo, (Bosnia – Erzegovina), il 1 giugno 1936 in una famiglia di albanesi del Kosovo.
Il suo nome, che nell’onomastica albanese, “Bekim” significa “Benedizione”, ha presagito un po’ la sua eccellente carriera cinematografica, portandolo alle vette ed al successo più che meritato, per le doti interpretative e la sua forte personalità artistica, esercitata magistralmente.
Nella vita reale, uno dei suoi figli, in realtà si chiama Uliks – Ulisse, proprio come il suo mitico personaggio del film, da Bekim stesso, talmente amato e vissuto profondamente.
Ironia della sorte, giugno – mese della sua nascita – purtroppo coincide anche con il mese della sua scomparsa, avvenuta in circostanze drammatiche il 15 giugno 2010 a Belgrado.
La sua carriera brillante da attore annovera diversi ruoli in tanti film, affiancato da attori di spessore nel panorama cinematografico mondiale, quali John Huston, Dino De Laurentiis, Claudia Cardinale, Ava Gardner, Charles Aznavour, Olivia de Havilland, Robert Shaw. Tra i film da lui interpretati risultano Salon Kitty (1976), Cagliostro (1974), Il gioco della verità (1974), Il testimone deve tacere (1974), Black Sunday (1977).
È stato protagonista inoltre di mini serie televisive italiane, quali Un Bambino di nome Gesù (1987), Disperatamente Giulia (1989) e Il cuore e la spada (1998).
Ha reagito duramente all’epoca, nel 1987 in Jugoslavia, contro le discriminazioni sulla popolazione albanese e si è preso le distanze dal panorama artistico jugoslavo con determinazione.
Trasformato oggigiorno in un mito, non morirà mai nella memoria della generazione che l’ha seguito sugli schermi in tempo reale quando veniva trasmesso e in quella di chiunque facente parte dei suoi ammiratori, senza età, etnie o confini.