Pubblichiamo l’introduzione all’e-book ‹‹Albania Una e 2019. Doing Business Guide›› (ed. The Skill Press, 9,99 euro), scritto da Andrea Camaiora e disponibile su Amazon.
Poche ore prima della pubblicazione di questo lavoro di ricerca, gli organi d’informazione ritornano dopo molto tempo a occuparsi dell’Albania.
Le proteste di Tirana, mosse dal centro destra del Partito democratico (guidato da Lulzim Basha) e dal centro sinistra dal Movimento socialista per l’integrazione (guidato da Monika Kryemadhi), finiscono sulle prime pagine dei nostri quotidiani e sui nostri telegiornali e, come spesso accade, alimentano confusione.
In Albania, l’opposizione si sta ribellando a un quadro complesso. Gli indicatori economici del Paese sono positivi: l’Albania cresce in modo per certi versi impetuoso. Ma resta una nazione povera, dominata dalla corruzione. E il partito socialista che ha il suo leader nell’attuale premier, Edi Rama, governa oggi sostanzialmente senza contrappesi. Non c’è equilibrio politico, perché i socialisti controllano parlamento, governo, comune di Tirana e gran parte degli enti locali.
Il dato politico più significativo di quella che è stata battezzata ‘battaglia dei sassi’, andata in scena nella capitale, è il profondo avvicinamento tra il movimento socialdemocratico guidato dalla moglie del presidente della repubblica, Ilir Meta, e il partito democratico, storicamente guidato dal suo avversario, Sali Berisha.
Già nel 2018 gli osservatori più attenti avevano potuto notare lo scontro crescente tra il presidente Meta e il capo del governo Rama.
Mantenendo un approccio obiettivo nell’analizzare la situazione, occorre notare come sia stata politicamente scaltra la scelta di accostare sul piano internazionale, proprio in questi giorni, il ‘regime di Rama’ col ‘regime di Maduro’ cavalcando il principale male dell’Albania: la corruzione.
Occorre anche sottolineare che se vi è una responsabilità degli attuali governanti è proprio nell’aver fatto poco per ridurre questa piaga. Le opposizioni sono ancora più dure e sostengono che Rama sia, in fondo, il riferimento politico delle bande che, nell’ambito di un complesso e vasto fenomeno di macrocriminalità, rappresentano una vera e propria sciagura per il piccolo Stato balcanico.
Si conferma dunque quanto scritto in questo volume e che è rivolto più ancora che agli italiani, agli albanesi: la corruzione, la sua effettiva esistenza e la sua percezione, sono ciò su cui, nel settore privato come in quello pubblico, occorrerà lavorare in Albania nei prossimi anni. Nonostante farraginosità da superare, che rischiano di paralizzare l’economia italiana e l’efficienza della pubblica amministrazione, la nostra legislazione in materia di trasparenza e anticorruzione ha prodotto risultati interessanti e può rappresentare un punto di riferimento per l’Albania. Si tratta di sforzi che devono necessariamente incrociare opportune forme di comunicazione trasparente, affinché l’obiettivo resti estirpare la corruzione effettiva senza per questo esagerare la corruzione percepita. Secondo Transparency international, l’Albania è al novantanovesimo posto su 180 per corruzione percepita nella cattiva compagnia di Colombia, Filippine e Tanzania.
È infine giusto dare ascolto a voci autorevoli del Paese delle aquile, come quella del professor Albert Rakipi, direttore dell’istituto albanese di studi internazionali e massimo politologo schipetaro, che conferma essere proprio la corruzione alla base delle proteste di piazza. C’è un’esasperazione che va oltre questo o quel partito e che mette sotto accusa il Sistema. A dicembre sono scesi in piazza gli studenti contro il caos nella pubblica istruzione, nella sanità domina la corruzione, esiste un problema di trasparenza tra istituzioni e poteri forti ed è giusto aiutare gli albanesi, non ingerendo nei loro affari interni parteggiando per questa o quella forza politica, a superare questa fase difficile e a cogliere appieno le occasioni di crescita, sviluppo e riscatto sociale che i loro indicatori economici rendono a portata di mano.
Andrea Camaiora, autore di ‹‹Albania Una e 2019. Doing Business Guide››, un e-book guida gli imprenditori alla scoperta dell’Albania