Il governo albanese ha aperto a dicembre 2019 la gara di appalto per la progettazione, costruzione, gestione, manutenzione e trasferimento dell’Aeroporto Internazionale di Valona.
Come riportato anche dalla rivista economica albanese Monitor, secondo quanto previsto dallo stesso governo albanese in fase di emissione del bando di gara, l’intero apparato che ruota attorno all’aeroporto di Valona dovrebbe costare circa 87 milioni di euro.
Un progetto ambizioso ma ad alto rischio, questo. Il che ha impegnato il governo a garantire un minimo di entrate al concessionario che vincerà la gara d’appalto. Sostanzialmente, avendo aperto una gara di tipo internazionale, l’Albania ha evidenziato un livello di utili che, teoricamente, dovrebbero essere i minimi ottenibili da chi gestirà l’aeroporto. Pena, per le casse albanesi, di rifondare la differenza.
In base ai conti presentati nel progetto della gara d’appalto, gli utili di base garantiti per i primi 10 anni di attività saranno di 9,6 milioni di euro nel quarto anno, 10,3 nel quinto anno, 11,2 nel sesto, 12,1 nel settimo e così via con un picco di 18,6 milioni di euro nel tredicesimo anno dalla firma del contratto. In totale, il reddito garantito dovrebbe essere di circa 138 milioni di euro.
Molti si sono chiesti se fosse più conveniente la strada della concessione su appalto oppure, alternativa scartata in passato, costruire e gestire tutto con fondi albanesi.
Partendo dalle stesse condizioni iniziali, e cioè un costo operazione di 87 milioni di euro su un arco temporale di 10 anni, lo Stato albanese potrebbe ottenere un prestito, al tasso attuale, del 3%. Il totale da pagare sarebbe, alla fine della decade, 101 milioni di euro, con interessi complessivi per 14 milioni di euro.
Il totale è inferiore di ben 37 milioni di euro all’impegno di spesa che emerge dal progetto di concessione dell’aeroporto agli esterni.
Allo stato attuale, è prevalsa la prima opzione. Concessione ad un esterno con garanzia al 100% prestata dal bilancio statale albanese.
Molte riserve sono state espresse su questa decisione. I rischi del progetto dell’aeroporto sono altissimi. L’intera struttura è costruita da zero, in un campo verde, ed è impossibile quantificare il traffico di voli che potrà avere, perché, materialmente, manca un database storico che possa supportare l’azzardo di una minima previsione.
In soldoni, se non si può avere una cifra minima di voli che transitano da Valona, non si può arrivare ad una cifra economica relativa agli incassi.
Nonostante ciò, l’impegno formale assunto dalle casse albanesi di fare da garante al concessionario ha, almeno per ora, chetato le incertezze.
I lavori, secondo la carta, dovrebbero durare 3 anni, mentre il quarto anno servirà a tutti i collaudi e ottenere le relative certificazioni. Si partirà il 31 maggio 2020 con la posa del primo mattone con la previsione di avere il primo volo ufficiale da Valona nel 2024.