Il Tribunale speciale dell’AIA in Kosovo ha chiesto il rinvio a giudizio per crimini di guerra e crimini contro l’umanità per il presidente kosovaro, Hashim Thaçi, e il leader del Partito Democratico del Kosovo (PDK), Kadri Veseli.
L’accusa
Assieme ad altre persone a loro legate, Thaçi e Veseli sono accusati dell’uccisione di oltre 100 persone, kosovari di etnia albanese, serba, rom e altre, negli anni della guerra in Kosovo e nei mesi successivi.
“L’accusa sostiene che Hashim Thaçi, Kadri Veseli e ad altri sospettati siano responsabili penalmente di circa 100 uccisioni illegali. I crimini evidenziati nell’atto di accusa comprendono un centinaio di vittime, di etnia albanese, serba e rom, tra cui anche oppositori politici.
L’atto rappresenta un’accusa penale risultato di una lunga indagine e che dimostra che il Tribunale speciale sui crimini di guerra può provare tutte le accuse oltre ogni ragionevole dubbio. Un giudice della procedura preliminare sta esaminando il caso per decidere se confermare le accuse.” – si legge nel comunicato pubblicato dalla Kosovo Specialist Chambers and Specialist Prosecutor’s Office (KSC & SPO).
Nell’accusa, inoltre, la Corte dell’AIA sostiene che Hashim Thaçi e Kadri Veseli abbiano ripetutamente tentato di ostacolare e sabotare il lavoro della KSC & SPO.
“Si ritiene che Hashim Thaçi e Kadri Veseli abbiano intrapreso segretamente una campagna per abrogare la legge che ha istituito la Corte e che abbiano ostacolato il lavoro di questa sfidando la giustizia. Attraverso queste azioni, Thaçi e Veseli hanno posto i propri interessi al di sopra delle vittime dei loro crimini e dello stato di diritto del popolo del Kosovo.” – prosegue il comunicato.
Il presidente Hashim Thaçi, assieme a Kadri Veseli e all’ex primo ministro Ramush Haradinaj, aveva tentato di abrogare la legge riguardante la Corte nel 2017 attraverso l’assemblea parlamentare; la loro azione fu apertamente contrastata dalla Lega Democratica del Kosovo e dal partito Vetëvendosje, entrambi parte dell’opposizione all’epoca.
A seguito della pressione internazionale scatenata da quest’iniziativa e della minaccia di rimanere isolati arrivata dagli Stati Uniti, i tre tornarono sui loro passi. Qualche tempo dopo, Ramush Haradinaj dichiarò che l’iniziativa di abrogare la legge sulla Corte era partita per paura di esserne soggetto.
A causa del rinvio a giudizio richiesto dal Tribunale speciale dell’AIA, Hashim Thaçi ha annullato la sua visita ufficiale negli Stati Uniti programmata per il 27 giugno a Washington.