Il presidente del Kosovo, Hashim Thaçi, ha ringraziato l’Albania nel corso dell’adunanza solenne “Grazie Albania” per aver aperto le sue porte e il suo cuore al Kosovo nei suoi giorni tragici tra il 1998 e il 1999, al culmine della guerra.
“Questa è la grandezza dell’Albania, questa è la patria dall’illimitata spiritualità e solidarietà. Il Kosovo è per sempre grato all’Albania. Senza l’Albania, il Kosovo non sarebbe libero e indipendente. L’Albania che ha protetto e sostenuto fortemente il sacro progetto dell’UCK.” – ha dichiarato inizialmente il presidente Thaçi.
Albania e Kosovo senza confini
Il capo di stato del Kosovo, in seguito, ha affermato che Albania e Kosovo dovrebbero vivere in un’area senza confini tra loro:
“Nel 1999 cadde finalmente il confine più blindato d’Europa, quello tra le terre albanesi. Io credo che il Kosovo e l’Albania molto presto avranno uno spazio comune senza confini con una realtà e un futuro congiunti. Senza confini nella nostra regione sotto l’ombrello euro-atlantico.
Nel 1998-1999, culmine della guerra, nonostante le difficili condizioni economiche, l’Albania ha accolto circa mezzo milione di albanesi del Kosovo. Oggi un grazie particolare va al primo ministro dell’epoca, Pandeli Majko, e all’attuale presidente Ilir Meta. L’Albania che ha sfidato il genocidio serbo: questa è la patria.
Il Kosovo sarà sempre grato all’Albania per aver accolto il comandante Adem Jashari, Fehmi e Xheve Lladrovci, Luan Haradinaj e molti altri combattenti. Ringraziamo l’Albania che ci ha mantenuti in vita.” – ha proseguito Thaçi, che ha poi anche affrontato il tema del tragico terremoto che ha colpito il Paese delle Aquile il 26 novembre 2019:
“I nostri sentimenti in quei giorni sono stati diversi, più profondi, fraterni. La FSK e la polizia di stato si sono immediatamente messi a disposizione. Gli albanesi del Kosovo hanno dato tutto per l’Albania in quei tragici giorni, e per questo li ringrazio.” – ha concluso il capo di stato del Kosovo.