Aumentare il livello di cooperazione economica tra i sistemi locali di sviluppo del sud est europeo e i settori produttivi italiani. L’obiettivo è ambizioso ma possibile. Appuntamento a Tirana il 18 e 19 gennaio quando una serie di seminari tecnici promuoveranno la costituzione di partenariati commerciali e produttivi tra pmi italiane e albanesi.Se nonostante la crisi internazionale, nel novembre 2011 si sono registrate in Albania importanti percentuali di crescita sia in termini di import (18%) che di export (17,5%) rispetto allo stesso periodo del 2010, e se l’Italia resta il partner privilegiato dell’interscambio toccando il 59,3% nell’export e il 29,9% nell’import, in un commercio con i Paesi europei che supera il 67% (dati Instat), significa che i margini di successo ci sono. Non solo. Nel settore degli investimenti, l’Italia continua ad occupare il primo posto per quanto riguarda il numero delle imprese italiane o italo-albanesi attive sul territorio (circa 400 quelle censite).
Attraverso incontri tra le imprese e le istituzioni si intendono interfacciare diverse realtà produttive e facilitare la formalizzazione di partnership imprenditoriali, per arrivare alla costituzione di reti commerciali, al trasferimento di tecnologia e know-how per la valorizzazione dei cicli produttivi, alla definizione di stabili relazioni di carattere economico-produttivo.
Per questo, nel pomeriggio del 18 gennaio si terrà un seminario tecnico sulle opportunità di business in Albania, a cui parteciperanno le istituzioni locali e nazionali, l’Ambasciata d’Italia, l’Ice e Unioncamere. Il 19 spazio invece a incontri B2B tra le pmi italiane e albanesi. In particolare è prevista la partecipazione di circa 30 pmi pugliesi che, grazie al progetto Prices, riceveranno un contributo finanziario per le spese di trasferta e l’assistenza tecnica nell’individuazione dei potenziali partner in Albania.
Il Programma Regionale Integrato di Cooperazione Economica e Sociale (Prices) finanziato dal ministero italiano dello Sviluppo Economico con il Programma di sostegno alla cooperazione regionale-APQ Paesi dei Balcani Occidentali, mira proprio al rafforzamento della cooperazione in un’ottica d’integrazione e di filiera, mediante la fornitura di beni e servizi tra le imprese e il supporto a possibili joint-venture.
Il progetto ha messo in campo un costante lavoro di programmazione in collaborazione con gli enti locali albanesi per identificare i settori sui quali costruire rapporti economici stabili e con effetto moltiplicatore. Operativo da 2 anni, coinvolge Albania, Bosnia Erzegovina e Serbia, agendo su due settori d’intervento, prioritari per il rilancio dei sistemi economici locali di aree territoriali omogenee: cooperazione economica tra sistemi produttivi locali e sviluppo rurale. È poi articolato su due livelli: il primo, costituito da attività comuni a tutti i beneficiari e trasversali rispetto ai settori di intervento, garantisce il rafforzamento dell’approccio sistemico e regionale dell’intervento e dei partenariati, nonché l’attivazione di effetti moltiplicatori dei risultati. Il secondo, basato su specifiche azioni nelle singole aree selezionate, permette di migliorare, in ciascun Paese, l’ambiente economico e sociale, per attivare proficui rapporti di cooperazione economica.
Gli incontri di business cooperation sono organizzati da InnovaPuglia, partner tecnico nell’attuazione del progetto Prices della Puglia, regione capofila del progetto, dall’Agenzia regionale per la sperimentazione e i servizi in agricoltura della Calabria, da Sviluppo Lazio e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano.