Avete presente quando l’improvvisamente senti sulla pelle dei brividi e i l viso si avvolge in un colore purpurea mentre il cuore batte velocemente come la pioggia cadente sui tetti? Spesso, lo chiamano magia del momento.
Tutto ciò è accaduto in pochi secondi in una sala di parrocchia, tra le file di persone sedute, mentre ascoltano le note musicali di una canzone suonata dai bravi musicisti e nota a tutto il pubblico, “Lule Borë” (I fiori di ortensia). Così, senti piano piano, una lenta mormora che parte tra le file aumentando e diventa più forte, più dolce e riempie la sala. Gli occhi brillano e qualche lacrimuccia inizia a scendere…
In questa atmosfera ad Asti, è iniziato l‘incontro del 1 febbraio 2020, con la poetessa albanese e fiorentina in adozione, Denata Ndreca.
L’incontro è stato organizzato dalla parrocchia di San Domenico Salvo e l’ufficio Migrantes di Asti, per far conoscere il suo ultimo libro pubblicato nel 2019, [amazon link=”8885624286″ /] di Scribo Edizioni. Moderatrici dell‘evento erano Rozeta Plumbini e Mimi Pistulli.
Vincitrice dei vari premi, come quello internazionale del 2016, ” Michelangelo Buonarroti”, con l‘opera inedita ” Vivendo” Premio internazionale di Letteratura ” Terra di Liguria” classificata nel quinto posto con il volume ” Senza Paura” nel 2018 con il Premio Internazionale di letteratura ” Lily Brogi- Pergola Arte Firenze, con il volume ” Senza Paura“, ricevendo un Premio Speciale, e per l‘ultimo come Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti, riceve il diploma d‘onore al volume ” Un faro nella nebbia”, la pluripremiata Denata Ndreca, è una donna molto attiva nella vita sociale. Il suo impegno trova spazi nel ambito giornalistico, pedagogico, da scrittrice e nel sociale.
La sua sensibilità da professionista come assistente sociale e Coordinatrice nel passato e nel presente si colloca con il più debole, nel trovare modo ad assistere in primis i bambini che soffrono la malattia insieme ai loro genitori a Firenze, ma anche gli invalidi civili Para § Tetraplegici nel suo paese di nascita, nella città di Shkodër (Scutari).
Denata Ndreca, nel suo volume poetico percorre un viaggio tra i ricordi dell‘‘infanzia al presente, toccando i temi molto cari a lei, come il femminicidio, l‘indipendenza della donna, la bellezza, l’amore e i valori e il senso della vita.
Lei scrive versi essenziali, scolpiti con sobrietà e fermezza, con amore e colori intensi. Lei scava e indaga nella profondità dell‘anima umana.
Denata, accompagnata dalle note musicali dei tre musicisti Aba Rubolino, Jane Plumbini e Leonard Plumbini, ha creato un ponte e un flusso di empatia con gli ascoltatori presenti, riconoscendosi con loro, trasmettendo emozioni belli. Con determinatezza ha dimostrato anche la sua modestia ripetendo spesso che lei prova a scrivere una poesia che non ha intenzioni di essere capita, ma sentita. È questo sentire è arrivato nel petto di ognuno di noi presenti in quella sala.
Perché come sempre, la poesia si scrive o viene scolpita con cuore.
In fine dell’incontro, gli organizzatori avevano preparato anche una cena con tutti i partecipanti che erano numerosi, creando un’atmosfera calorosa e affettiva per tutti in un ristorante gestito da una famiglia albanese a San Marzanotto Piano.