La commissione centrale elettorale (KQZ) ha deciso nella giornata di venerdì all’unanimità di annullare il mandato del sindaco di Vora, Agim Kajmaku, a seguito del controllo sull’integrità della persona – previsto per i funzionari pubblici – effettuato dalla procura generale.
Secondo il rapporto della procura, Kajmaku è accusato di non aver dichiarato il fermo e le indagini nei suoi confronti per utilizzo di denaro contraffatto nel 2003 in Grecia, quando utilizzava l’alias di Jorgo Toro. Il caso ha provocato numerose reazioni, tra cui anche quella del premier Rama arrivata via Twitter:
“La KQZ ha dimostrato nuovamente oggi di essere un’istituzione dello stato albanese che difende la legge e l’interesse pubblico e non un vecchio strumento dei partiti com’era fino a ieri. Così come il partito socialista ha ri-dimostrato oggi di non essere il rifugio per coloro che violano la legge e la nostra fiducia.” – si legge nel tweet del primo ministro.
I fatti
La questione riguardante Kajmaku è stata resa pubblica inizialmente dal partito democratico, che ha chiesto alla procura generale una verifica della figura di Kajmaku.
Lo scorso 28 ottobre la procura ha risposto al partito democratico comunicandogli che, dalla verifiche effettuate nell’ufficio Interpol di Atene, è risultata una piena corrispondenza tra le impronte di Agim Kajmaku e quelle di Jorgo Toro archiviate nel database.
Secondo la procura, Kajmaku era pienamente consapevole di essere stato sotto indagine penale in Grecia e di aver affrontato un procedimento penale, poiché arrestato e portato davanti ad un tribunale. Inoltre, la procura ha sottolineato che Kajmaku ha agito concretamente per nascondere il caso alle autorità albanesi, non solo modificando nome e cognome ma anche e soprattutto non dichiarando il fatto nel “formulario anti-criminalità”.
Kajmaku è il secondo sindaco socialista ad aver perso il mandato delle elezioni amministrative dello scorso 30 giugno. In precedenza, infatti, era toccato al sindaco eletto di Scutari, Valdin Pjetri, il quale ha rassegnato le dimissioni a causa di una condanna – risalente al 2003 in italia – a suo carico per traffico di sostanze stupefacenti.
Il partito democratico ha denunciato lo scorso settembre anche un altro sindaco socialista (del comune di Vau-Dejes), Mark Babani, accusandolo di esser stato arrestato in Sicilia per furto di macchine. Babani, tuttavia, ha negato le accuse minacciando una contro-denuncia per diffamazione.