Nella giornata di ieri, il primo ministro albanese Edi Rama ha assunto ufficialmente il ruolo di presidente dell’OSCE.
Il premier dell’Albania ricoprirà la più alta carica dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa per tutto il 2020, come designato dal consiglio dei ministri dell’OSCE. In questo senso, Rama ha affermato che “lavorerà per fare la differenza sul campo”.
Nel suo discorso, inoltre, l’ex sindaco di Tirana ha ricordato l’atto finale di Helsinki nel 1975 – il documento vincolante dell’allora conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (precursore dell’OSCE) – dichiarando che l’Albania ha beneficiato direttamente dei principi di questo accordo sulla pace e sulla sicurezza.
Le dichiarazioni di Rama
“Mentre mi trovo oggi su questa sedia, non posso che rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto, sofferto e sono morti per la libertà dell’Albania, assieme a tutti coloro che hanno lavorato duramente e contribuito in vari modi durante il nostro lungo e tortuoso percorso verso la transizione democratica.
Tra tutti questi, l’OSCE è stata una delle presenze chiave. Oggi sento l’enorme responsabilità di dover restituire qualcosa alla nostra Organizzazione dopo che l’OSCE ha dato così tanto all’Albania per così tanti anni.” – ha dichiarato inizialmente Rama.
Il motto della presidenza albanese all’OSCE è “attuare i nostri impegni insieme” e, secondo Rama, incarna tre elementi principali:
“Innanzitutto, l’importanza di onorare i nostri obblighi comuni. Non possiamo assumere in modo credibile nuovi impegni se non riusciamo ad aderire a quelli esistenti. In secondo luogo, concentrarsi sugli strumenti preziosi che possediamo presso l’OSCE. Terzo, che la nostra responsabilità è condivisa tra i 57 Stati partecipanti, dal momento che per la Presidenza far avanzare un programma comune o una visione politica condivisa è essenziale.” – ha continuato il premier albanese.
Gli sforzi per la risoluzione dei conflitti, come quelli del gruppo di Minsk sul conflitto del Nagorno-Karabakh, le discussioni internazionali di Ginevra e i relativi meccanismi e il processo di risoluzione della Transnistria saranno in cima all’agenda della Presidenza, ha aggiunto Rama, il quale inoltre promuoverà il ruolo delle donne nella pace e nella sicurezza.
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