Gli accordi di concessione riguardanti i tratti stradali Milot-Balldren e Orikum-Dukat saranno, con tutta probabilità, messi ai voti in parlamento il 20 di giugno.
Entrambi i contratti di concessione, dal valore complessivo di 337 milioni di euro (imposta sul valore aggiunto inclusa), verranno inizialmente discussi dalla commissione parlamentare dell’economia per poi passare alla votazione definitiva dell’assemblea parlamentare.
I tratti Milot-Balldren e Orikum-Dukat fanno parte del pacchetto da un miliardo di un euro riguardante le concessioni statali, noto anche come programma di ricostruzione. I vincitori dei due bandi pubblici sono stati comunicati lo scorso anno dal ministero dell’energia, rispettivamente le compagnie ‘Ank’ e ‘Gjikuria’.
Il processo decisionale per l’approvazione dei due contratti di concessione sarebbe dovuto rimanere, almeno teoricamente, nelle mani del governo così come successo per la ‘Rruga e Arbrit’. Tuttavia, tre mesi fa, a seguito della proposta del ministero delle infrastrutture, il consiglio dei ministri ha ratificato il decreto che affida al parlamento l’ultima parola per l’approvazione dei contratti dei partenariati pubblico-privato (PPP) riguardanti la costruzione di nuove infrastrutture.
Le concessioni e il dibattito pubblico
La formula dei due contratti di concessione prevede che i due nuovi tratti stradali verranno costruiti attraverso i fondi privati delle imprese, che verranno rimborsati – interessi compresi – dal governo albanese in un periodo massimo di tredici anni.
Negli ultimi giorni, i due accordi hanno acceso l’opinione pubblica soprattutto tra i principali partiti politici del paese. Da una parte, secondo il governo la costruzione dei due nuovi tratti stradali – assieme alla ‘Rruga e Arbrit – aiuterà lo sviluppo economico del paese grazie alla formula che permette di rimborsare l’intero investimento in comode rate.
Dall’altra, tuttavia, l’opposizione ha accusato il governo di corruzione sui due progetti. Il leader del partito democratico Lulzim Basha, inoltre, ha rincarato la dose dichiarando pubblicamente che i due accordi di concessione verranno annullati e che ogni firma ufficiale per la loro approvazione dovrà affrontare la legge.