Nella serata di ieri si è tenuta a Tirana la decima protesta nazionale dell’anno – la prima dopo le elezioni amministrative – da parte dell’opposizione, la quale si è conclusa dopo due ore senza alcun incidente o atto di violenza.
Il leader del partito democratico, Lulzim Basha, ha parlato ai manifestanti radunati davanti al palazzo del primo ministro affermando che non ci sarà alcun accordo o trattativa politica per risolvere la crisi. L’unica soluzione, per Basha, è quella di punire i responsabili della compravendita di voti durante le elezioni governative del 2017.
“Non è una questione di parole, ma di fatti e garanzie. Edi Rama se ne andrà, è nostro dovere dare all’Albania la fine della transizione e l’inizio dell’Albania europea. Tutti insieme daremo forma alla speranza del cambiamento.
Noi trasformeremo l’Albania come ogni altro paese d’Europa. Continuiamo fino all’ultimo chilometro della battaglia che abbiamo iniziato insieme, convinti che la luce della libertà e della democrazia illuminerà ogni albanese.” – ha affermato, tra le altre cose, Basha.
Tuttavia, resta da capire se ci saranno in futuro ulteriori proteste nazionali. L’ex sindaco di Tirana, infatti, su questo non si è espresso dichiarando soltanto che ci sarà “un’azione politica per modellare la forma, l’essenza e la credibilità del vero cambiamento per ogni cittadino albanese”.
Alla protesta di ieri, inoltre, hanno partecipato i ragazzi del forum giovanile del partito democratico, i quali hanno manifestato soprattutto contro l’adozione del nuovo pacchetto anti-diffamazione chiudendosi la bocca con un fazzoletto nero sopra al quale era posta la sigla della televisione online del premier Rama, ovvero ERTV.
Berisha: Edi Rama farà 37 anni di carcere
L’ex premier Sali Berisha, uno dei leader dell’opposizione, ha dichiarato che l’attuale primo ministro Edi Rama pagherà con 37 anni di carcere i suoi “atti anti-costituzionali”:
“Edi Rama riceverà una condanna di almeno 37 anni di carcere per i suoi furti e i suoi atti anti-costituzionali. Per questo si sta comportando in questo modo. Gli è stato chiesto due volte di rinviare la data delle elezioni amministrative, ma ha rifiutato perché sa di avere le ore contate. La giustizia si sta avvicinando. La rivolta oggi è forte più che mai.” – ha affermato Berisha.
Rama, d’altra parte, ha risposto alla protesta di ieri con un’aforisma su Facebook del generale, stratega, scrittore e filosofo cinese, Sun Tzu:
“I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere” – si legge nel post di Rama.
Nel mentre di tutta questa situazione, il partito socialista sta portando avanti la procedura per la rimozione di Ilir Meta. Provvedimento nato a seguito della decisione del capo di stato di annullare le elezioni del 30 giugno, che si sono svolte senza l’opposizione.