Una delle più grandi emittenti televisive albanesi afferma che gli è stato ordinato di chiudere le trasmissioni dopo essere stata multata dalle autorità sanitarie statali per presunto non rispetto delle distanze sociali nei suoi spettacoli.
L’emittente privato Ora News ha dichiarato che l’Ispettorato sanitario statale lo ha multato per 2 milioni di lek albanesi (circa 16211euro) e gli ha ordinato di interrompere la trasmissione dopo che due conduttori televisivi hanno realizzato dei programmi con tre persone nello studio, anziché due persone, numero massimo consentito dalle regole imposte per contrastare la pandemia.
Il direttore dell’informazione di Ora news: Non stanno chiudendo l’attività, ma la libertà di parola.
“Nei documenti inviati all’emittente TV c’è l’ordine di sospendere le trasmissioni senza specificare quando e per quanto tempo. Non è chiaro come una tale decisione possa essere eseguita.
Tale decisione viene presa in assenza di un atto di accertamento come richiesto dalla legge e dalla procedura e in un momento in cui il governo non sta effettuando alcun controllo sulle strade e le altre imprese hanno iniziato a funzionare normalmente.
Per la prima volta in 30 anni di democrazia si chiede la chiusura di una stazione televisiva, entrata nel mirino del governo come media critica.
Vogliono sospendere le trasmissioni solamente perché alle persone è permesso parlare in studio. Questo è intenzionale. L’ispezione è stata fatta solo con delle foto, gli ispettori non sono venuti in televisione. Non stanno chiudendo l’attività, ma la parola libera. Noi siamo stati onesti con gli spettatori e la battaglia continuerà” fanno sapere gli interessati.
La decisione ha suscitato numerose reazioni da parte dei giornalisti e opposizione.
L’Associazione dei giornalisti professionisti dell’Albania ha reagito in merito alla decisione di chiudere Ora News.
Attraverso una dichiarazione pubblicata su Facebook, l’associazione esprime solidarietà con i colleghi della televisione. “Questo è un gesto selettivo, per nulla proporzionale al presunto danno, un abuso di potere con il pretesto dell’epidemia, per intimidire i media.”