Le diverse compagnie di trasporto internazionale aereo, marittimo e terrestre, saranno tenute a fornire informazioni molto dettagliate sui passeggeri e sul loro ingresso in Albania.
Con un nuovo disegno di legge, che mira ad apportare alcune modifiche all’attuale legge nr.71/2016 sul “controllo delle frontiere”, lo stato albanese vuole adottare alcune misure per istituire un sistema che offra informazioni preliminari sui passeggeri in linea con la direttiva del Consiglio dell’Unione Europea 2004/82/EC (24 aprile 2004).
Il nuovo disegno di legge
Tutte le compagnie di trasporto civile di passeggeri dovranno inviare alla polizia albanese di frontiera informazioni riguardanti i passeggeri che viaggeranno con il loro mezzo, prima che gli stessi passeggeri arrivino nel confine albanese.
Questa misura mira a prevenire, individuare e combattere la migrazione illegale, il terrorismo, traffici ed altri atti illeciti, agevolando al contempo il traffico dei passeggeri.
Ogni compagnia di trasporto, quindi, dovrà inviare informazioni per ogni persona a bordo dell’aereo, traghetto o autobus come: nome della compagnia aerea, numero del volo, numero del documento di viaggio, tipologia del documento di viaggio, il paese che ha rilasciato il documento, cittadinanza del passeggero, nome completo del passeggero, data di nascita, sesso, data di scadenza del documento, orario di partenza del mezzo, orario di arrivo, numero totale di passeggeri trasportati, numero di bagagli del passeggero, il punto di frontiera di ingresso nel territorio, il porto iniziale di imbarco e quello di destinazione.
Dopo l’ingresso dei passeggeri nel territorio albanese, la polizia di frontiera dovrà eliminare le informazioni arrivate dalle compagnie entro 24 ore, a meno di eccezioni in conformità con la legislazione nazionale sulla protezione dei dati personali.
Le sanzioni previste
La compagnia di trasporto che non invierà i dati necessari o che trasmetterà dati incompleti o falsi, sarà soggetta a sanzioni – che variano dai 4000 euro circa (500.000 lek) agli 8000 circa (1 milione di lek) per ogni passeggero – da parte dell’autorità responsabile del controllo delle frontiere.
In caso, invece, di una grave violazione delle disposizioni previste da queste legge da parte dell’operatore di trasporto, su richiesta dell’autorità responsabile del controllo delle frontiere può essere imposta la sospensione temporanea delle operazioni di trasporto o la revoca della licenza d’esercizio.
I costi
Per il ministero degli esteri, che ha redatto il nuovo disegno di legge, ci sono due possibili scenari per quanto riguarda i costi: se questo nuovo sistema di trasmissione dati venisse acquistato, avrebbe un costo di circa 1.7 milioni di euro a cui vanno aggiunti i costi d’installazione (circa 1000 euro) e i costi di manutenzione del programma che ammontano a circa il 7-10% del suo prezzo totale (quindi circa 2000 euro al mese), che potrebbero aumentare con la crescita del numero di passeggeri.
Tuttavia, c’è anche una seconda opzione attualmente in fase di negoziazione e che riguarda una collaborazione con gli Stati Uniti d’America, i quali offrirebbero il servizio a titolo gratuito. In un’ipotesi del genere il prezzo dell’acquisto del programma e dei costi d’installazione sarebbe zero, e rimarrebbero quindi soltanto i costi di manutenzione del programma (circa 2000 euro al mese).