Il villaggio di Trestenik nel distretto di Korça è uno dei villaggi di confine visti come la prima stazione dei migranti clandestini che arrivano dal Medio Oriente.
Gli abitanti di Trestenik offrono cibo e vestiti ai migranti, i quali – molto spesso – sono accompagnati da bambini minorenni. Sfruttando la fitta area verde della zona, i migranti entrano in Grecia e in Albania per poi tentare di raggiungere i paesi dell’Europa occidentale.
Decine di migranti siriani e iracheni vengono fermati praticamente ogni giorno dalla polizia di frontiera albanese e dalla Frontex, l’agenzia europea che monitora le frontiere esterne. Nonostante ciò, altre decine riescono a superare il confine, fermandosi nei villaggi albanesi alla ricerca di cibo e vestiti per poi incamminarsi nuovamente alla ricerca di un futuro migliore.
Confine Albania-Grecia, Frontex: in crescita il numero di migranti
In un’intervista a Deutsche Welle, la portavoce Frontex Izabella Cooper, ha dichiarato che il numero di migranti clandestini che attraversano il confine Gracia-Albania è raddoppiato rispetto allo scorso anno.
“Abbiamo registrato una crescita significativa. Per darvi numeri concreti: nel giugno di quest’anno, sono stati 500 gli immigrati clandestini che sono entrati in Albania attraverso la Grecia. A settembre il numero è salito a 1300. Il numero di migranti è raddoppiato rispetto allo scorso anno. La crescita è continua e significativa.” – dichiara Izabella Cooper per DW.
Attualmente lungo il confine tra Grecia e Albania sono disposte circa 50 unità della Frontex provenienti da 12 paesi dell’Unione Europea e suddivisi in cinque punti di confine, in particolare tra Kakavia (Gjirokastër) e Kapshticë (Korçë).
“Questo pattugliamento congiunto ha scopi molto importanti. Uno di questi è sicuramente la gestione delle ondate migratorie, ma le unità della Frontex assistono le autorità albanesi anche nell’affrontare altri pericoli come il terrorismo, il traffico di essere umani o di sostanze stupefacenti e la contraffazione di documenti.
Vorrei sottolineare che il ruolo di Frontex non è quello di sostituire ma di fornire ulteriore supporto tecnico alle autorità albanesi. Quindi in tutte le nostre attività la polizia di frontiera albanese è sempre presente sul campo.” – aggiunge la portavoce di Frontex.
L’Albania, una rotta per gli emigranti
L’Albania è recentemente tornata ad essere – dopo il rafforzamento dei confini della Serbia – un paese di transito per gli immigrati che viaggiano dalla Grecia e dalla Bulgaria verso i paesi dell’Europa occidentale.
Per questo motivo, infatti, già dalla scorsa estate erano arrivati nel nostro paese circa 45 agenti di Frontex – l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera – i quali si erano distrubuiti in diversi punti lungo i tratti di confine.
Un trend che la FRONTEX vuole estendere in tutti i Balcani occidentali: secondo il ministero degli interni tedesco, infatti, sarebbero “nella fase finale dei negoziati” gli accordi con Serbia, Macedonia del Nord e Bosnia-Erzegovina.