Nella riunione di oggi, 22 gennaio, la Commissione Parlamentare sulle Attività Produttive, si è espresso contrario alle modifiche proposte dal presidente dell’Albania, Ilir Meta, riguardo il pacchetto delle leggi per i media online. Come avevano avvertito, la maggioranza socialista non ha preso in considerazione i suggerimenti del Presidente che aveva bocciato il provvedimento.
La maggioranza socialista, da parte sua, attraverso deputato Arben Pellumbi, ha sottolineato che le affermazioni del Presidente non erano coerenti e di conseguenza dovrebbero essere considerati nulli.
Nella sua relazione il rappresentante legale del Presidente della Repubblica Bledi Dervishi, ha notato che “è obbligatorio che le due leggi vengano esaminate insieme, essendo che entrambe sono state inviate alla Commissione di Venezia per un parere e dobbiamo attenderne l’esito. Non capisco la fretta, intanto attendiamo come procederà il Presidente con l’altra legge, e se sono destinate entrambe ad un ricorso alla Corte Costituzionale”.
Nei media albanesi c’è stata anche un po’ di stupore in quanto la Commissione di Venezia la quale sta già esaminando lo scontro tra il parlamento albanese e la Presidenza della Repubblica sulle modalità delle elezioni dei membri della Corte Costituzionale, ha ricevuto un altro ricorso ovvero un parere sulla legge sul servizio media audiovisivo.
E’ da sottolineare che stavolta la richiesta non è stata avanzata dalle istituzioni albanesi, ma bensì dal Comitato per il Monitoraggio dell’Assemblea Parlamentare dello stesso Consiglio d’Europa.
Giovedì prossimo, la Commissione Parlamentare dei Media discuterà del pacchetto anti-diffamazione rimandata per la revisione da parte del Presidente Meta. Resta da vedere se la maggioranza annullerà il decreto o attenderà l’opinione della Commissione di Venezia.