Alle accuse e alle speculazioni sulla visita in Siria del ministro degli interni albanese Sander Lleshaj, ha risposto oggi la ministra per i rapporti con il parlamento Elisa Spiropali nel corso della trasmissione televisiva ’45 Minuta’.
La ministra per i rapporti con il parlamento ha affermato che Lleshaj si trovava lì per mettersi in contatto con gli altri cittadini albanesi che si trovano bloccati nel campo di Al Hol, per i quali si sta preparando un’operazione di salvataggio.
In merito all’operazione di salvataggio riguardante Alvin Berisha, Spiropali ha dichiarato che è iniziata con la richiesta del primo ministro Rama al suo omologo italiano Giuseppe Conte. La ministra, inoltre, ha aggiunto che attualmente in Siria ci sono 150 cittadini albanesi.
Le dichiarazioni di Elisa Spiropali
“Nel campo di Al Hol ci sono circa 10.000 non siriani. Si stima che tra questi ci siano 150 cittadini albanesi in totale, di cui 28 bambini e 72 provenienti dalla Repubblica d’Albania.
E’ stato effettuato un grande lavoro dalle autorità. L’Albania è stata tra i primi paesi che ha avviato gli sforzi per il rimpatrio di questi cittadini. Non serve discutere su chi ha più meriti riguardo l’operazione di salvataggio di Alvin.
E’ una di quelle operazioni in cui bisogna negoziare con parti diverse in ogni tappa. Un’operazione che richiedeva prudenza e che è stata conclusa con successo. E’ iniziata con la richiesta del primo ministro Rama a Conte e la disponibilità delle autorità libanesi. Tutta la documentazione è in lingua italiana.
Lleshaj è stato lì per mettersi in contatto con le altre persone ancora a rischio nel campo. Dobbiamo essere molto attenti con i loro dati. Quello che posso dire con certezza è che si sta lavorando con serietà.” – ha affermato Spiropali nel corso della trasmissione televisiva “45 Minuta”.
La stessa ministra per i rapporti con il parlamento aveva fornito ulteriori dettagli riguardo i cittadini albanesi in Siria nella giornata di ieri:
“Lo scorso agosto, avevamo stabilito un piano operazionale, ed era quasi tutto pronto, ma la situazione nella zona del conflitto è cambiata e il tutto è stato sospeso. Attualmente un gruppo operazionale sta avviando i contatti, e sta esaminando tutte le possibilità per effettuare il trasferimento.
E’ stato molto difficile poter identificare gli albanesi che si trovano in quella zona, e la situazione rimane complicata. Non possiamo offrire ulteriori dettagli perché c’e’ il pericolo di mettere a rischio la vita dei nostri concittadini.” – ha dichiarato la ministra.