Dalla serata di ieri, a seguito della rapina di due giorni fa, le forze armate dell’esercito si sono distribuite sul perimetro dell’aeroporto di Rinas per ragioni di sicurezza.
E’ stata proprio la ministra della difesa, Olta Xhaçka, ad ordinare che l’area dell’aeroporto fosse posta sotto il diretto controllo della polizia militare e del battaglione speciale delle forze armate.
“A causa delle ripetute mancanze di responsabilità da parte della società concessionaria nel rispettare i suoi obblighi per garantire la sicurezza aeroportuale, ho ordinato di collocare nel perimetro dell’area la polizia militare e il battaglione speciale delle forze armate.
Questa è una pratica che viene implementata oggi in quasi tutte le capitali europee, dove le unità delle forze armate sono collocate a sostegno dei loro colleghi di polizia al fine di garantire la sicurezza in strutture di particolare importanza e, soprattutto, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini.
Inoltre, dato che poco distante dall’aeroporto si trova il commando dell’aeronautica delle forze armate, ho ordinato che anche la polizia militare aiuti quella di stato nel garantire la sicurezza dell’aeroporto.” – ha affermato la ministra ai media.
Rama: la sicurezza dell’aeroporto tornerà nelle mani dello stato
Il primo ministro Edi Rama ha dichiarato che la società concessionaria cinese che gestisce l’aeroporto di Rinas ha deluso in quanto a sicurezza. Per questo, scrive il premier in un tweet, lo stato albanese non accetterà alcun tipo di giustificazione e si riprenderà la gestione della sicurezza all’interno e all’esterno dell’aeroporto:
“La compagnia concessionaria cinese ha deluso nel garantire la sicurezza. Lo stato albanese non accetterà alcun tipo di giustificazione dalla compagnia e prenderà il controllo della sicurezza interna ed esterna dell’aeroporto.” – si legge nel tweet di Edi Rama.
Meta: che vengano trovati i responsabili
Nella giornata di ieri, il capo di stato Ilir Meta ha dichiarato che i fatti accaduti all’aeroporto di Rinas hanno minacciato la sicurezza nazionale:
“Come presidente della Repubblica ritengo che l’accaduto abbia minacciato seriamente la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico e l’immagine del nostro paese. Chiedo alle forze dell’ordine di continuare l’operazione per catturare i responsabili e ritrovare il denaro rubato.
Tutte le autorità responsabili devono effettuare indagini approfondite per risolvere al più presto questo grave caso. Bisogna dare la piena responsabilità a qualsiasi istituzione che non ha svolto il compito previsto dalla legge per la prevenire quanto accaduto che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche per la vita dei nostri cittadini e di quelli stranieri.” – ha affermato Ilir Meta.
La reazione del TIA: la polizia è stata avvisata in tempo
Ieri si è registrata anche la tanto attesa reazione dell’aeroporto internazionale di Rinas, che ha risposto alle dichiarazioni del ministro dell’interno Sander Lleshaj, il quale aveva affermato che “nessun meccanismo di sicurezza, sotto la responsabilità della società concessionaria, aveva funzionato” e che “la società non era riuscita ad avvisare in tempo la polizia”:
“Questa dichiarazione arriva in seguito alle parole del ministro degli interni. Abbiamo messo a disposizione delle indagini tutte le telecamere di sicurezza e abbiamo avvisato in tempo la polizia di Rinas. Le dichiarazioni del ministro degli interni sono inesatte.” – si sottolinea nel comunicato del TIA.
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