Il governo albanese sta preparando la mozione per chiedere l’annullamento della sentenza del corte di arbitrato internazionle ICSID (ossia in italiano, il Centro Internazionale per la Soluzione delle Controversie).
L’ICSID fa parte del gruppo della Banca Mondiale e lo stesso l’organismo ha condannato lo stato albanese ad un risarcimento che secondo le fonti oscillerebbe tra i 110 e i 140 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore italiano Francesco Becchetti, già proprietario di Agon Channel, emittente televisiva paneuropea con sede in Albania.
Infatti, è proprio intorno ad Agon Channel che ruota la vicenda: a seguito di un’inchiesta della procura, il governo albanese ha deciso di chiudere l’emittente sulla base di accuse di evasione fiscale, riciclaggio di denaro ed appropriazione indebita. Le dispute legali tra Becchetti e lo stato albanese non sono una novità. L’imprenditore italiano è stato oggetto delle stesse accuse di illeciti finanziari anche riguardo alla costruzione della centrale idroelettrica di Kalivac.
Becchetti ottenne la licenza nel lontano 1997, ma i lavori della centrale non vennero mai portati a termine. La procura albanese sostiene che Becchetti, tramite le proprie società in Albania (tra le quali figura anche Agon Channel), abbia messo in piedi un’articolata rete di riciclaggio di denaro, con la quale avrebbe già guadagnato più di 38 milioni di euro.
Nel frattempo, la decisione dell’ICSID sposta gli equilibri a favore di Becchetti, supportando la tesi di quest’ultimo secondo la quale la chiusura di Agon Channel è avvenuta meramente per motivi politici. Infatti, l’emittente si era più volte espressa in modo critico nei confronti del governo socialista di Edi Rama. Durante l’arbitrato, l’Interpol aveva ritirato il mandato di arresto internazionale nei confronti di Becchetti e De Renzis (suo socio in affari) dato che le autorità albanesi non sono state in grado di giustificarlo in modo sufficiente. Nello stesso periodo, i tribunali di Londra avevano rifiutato le richieste di estradizione da parte dello stato albanese.
L’esproprio di Agon Channel, pertanto, è stato ritenuto illecito, in quanto è in violazione del trattato bilaterale per gli investimenti tra Italia e Albania. Dall’altro lato, l’avvocatura albanese si è già mossa per richiedere l’annullamento della sentenza dell’ICSID: la richiesta deve essere presentata entro il prossimo 20 giugno. Tuttavia, l’avvocatura delle stato avrebbe già contattato uno studio statunitense specializzato in dispute internazionali per iniziare a lavorare alla presentazione del ricorso.