È finito il processo del conteggio dei voti ottenuti dai partiti politici ma continua quello sulle preferenze dei candidati.
Il voto sulle preferenze è una novità introdotta nell’ultima legge elettorale. Cioè i cittadini avevano due possibilità di scelta: Il soggetto politico e il candidato preferito. Stranamente questo sistema ha portato confusione in molti elettori che hanno sbagliato rendendo così moltissime schede non valide. Il numero totale dei voti non validi è più di 83 mila.
Il Partito socialista guidato da Edi Rama è entrato nella storia dell’Albania, ottenendo un terzo mandato consecutivo, diventando così il primo partito che è riuscito a garantire questo risultato nella storia delle elezioni nel Paese. I socialisti sono riusciti a ottenere 74 seggi su 140, sufficienti per governare da soli, senza bisogno di una coalizione. Il Partito Socialista è riuscito a ottenere il 48,68% o 768177 voti.
D’altra parte, il Partito Democratico non è riuscito a portare il cambiamento promesso, presentandosi in queste elezioni come una seconda forza, ovvero con il 39,43% dei voti. Tuttavia, vale la pena notare che i democratici hanno visto un aumento rispetto alle elezioni del 2017, dove da 46 seggi avevano, il 25 aprile ne hanno ottenuti 59.
Il grande sconfitto in queste elezioni è LSI (Movimento Socialista per l’Integrazione) che è “scomparso” dalla mappa elettorale in 9 regioni del Paese, poiché il 25 aprile ha ricevuto solo 4 seggi, 2 a Tirana, 1 a Fier e 1 a Scutari. Nelle elezioni del 2017, LSI aveva ottenuto 225.975 voti, pari al 14,28%, suddivisi in 19 seggi. Dopo quattro anni sotto la guida di Monika Kryemadhi, alle elezioni del 25 aprile 2021, LSI ha ottenuto solo 4 seggi, con circa 110mila voti pari al 6,82%. Dopo quattro anni, LSI ha perso più della metà dei suoi sostenitori.
Crescono le voci che chiedono le dimissioni del capo dell’opposizione Lulzim Basha
Il membro della Presidenza del Partito Democratico, Fatbardh Kadilli, ha individuato il leader dei Democratici, Lulzim Basha, come responsabile della sconfitta del Partito Democratico alle elezioni, mentre ha chiesto le sue dimissioni da segretario. In un post su Facebook, Kadilli afferma che Basha è una figura consumata, mentre ha anche annunciato la sua candidatura a leader del Partito Democratico.
Anche Bujar Nishani, membro del consiglio della presidenza è stato molto critico, chiedendo le dimissioni del segretario.
“Oggi è il momento per il Pd di sbarazzarsi dell’esempio dell’incompetenza e del modello che a poco a poco lo sta distruggendo.
Oggi è il momento in cui il Partito Democratico deve essere lasciato libero di elevarsi alla grandezza che gli appartiene come Partito della Libertà e della Gioventù.
Oggi il principale autore di 4 sconfitte politiche consecutive ha deciso di tenere in ostaggio a Casa delle Libertà nell’interesse del suo potere personale!
Il signor Basha oggi dovrebbe assumersi la responsabilità del suo fallimento personale che dura da 8 anni!
Oggi Edi Rama tiene in ostaggio l’Albania e Lulzim Basha cerca di tenere in ostaggio il Partito Democratico.
Il Partito Democratico non è proprietà personale di un uomo. È la Casa della Libertà di centinaia di migliaia di albanesi.
Nessuno potrà prenderla in ostaggio per nessun motivo, in nessuna forma e a nessun prezzo” ha scritto Nishani su Facebook