Lotta al cambiamento climatico e sostenibilità: era questo il tema centrale della 74/ma Assemblea generale delle Nazioni Unite. I lavori a New York si sono aperte ufficialmente martedì 24 settembre.
Anche il primo ministro Edi Rama – in un discorso nella giornata di venerdì 27 settembre – ha parlato dei problemi climatici e ambientali che il mondo sta vivendo oggi.
Il discorso di Rama
“Che ci piaccia o no, ci troviamo in un contesto in cui la divergenza tra gli interessi dei paesi è offuscata se non completamente cancellata. Viviamo in un mondo che ci espone a nuovi pericoli che affiorano in superficie. Ad alcune di queste minacce non è stata data la risposta giusta.
Viviamo sotto un buco nell’ozono che sta sciogliendo i ghiacciai. Tutto questo richiede impegno da parte delle nazioni e un’interazione molto più efficiente. Venerdì scorso ho dovuto annullare il mio viaggio verso New York perché l’Albania è stata colpita da un forte terremoto. Per fortuna, non ci sono state vittime.
La scienza ha fatto molta strada, nel bene e nel male, ma non abbastanza da prevedere i terremoti. Una teoria che vale per i terremoti ma non per i cambiamenti climatici. Nessun paese al mondo è immune da colpe, per questo sono lieto di informarvi che l’Albania ha ottenuto risultati nella produzione e nel consumo di gas CFC.
C’è un detto: l’Albania può essere un piccolo paese, ma è consapevole delle sue responsabilità.” – ha detto a riguardo Edi Rama.
Kosovo e Serbia
Il primo ministro Edi Rama, in seguito, ha affrontato anche altre tematiche nel suo discorso davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
Il premier albanese ha invitato la Serbia a riconoscere l’indipendenza del Kosovo, a staccarsi dal passato e a creare una nuova pagina di storia, criticando anche l’Unione Europea per non aver dato l’ok alla liberalizzazione dei visti per il Kosovo:
“Cara Serbia, l’indipendenza del Kosovo è irreversibile. Non vivete più nella storia ma fate la storia per voi e per il mondo arrivando alla realtà.
E’ importante che il Kosovo abbia l’opportunità di entrare a far parte di organizzazioni internazionali nelle quali ogni paese sovrano ha il diritto di partecipare. La mia sincera speranza è che i Balcani occidentali possano staccarsi dal paese e offrire un futuro senza dipendenze.
Non è giustificabile il fatto che il Kosovo con 2 milioni di abitanti rimanga l’unico paese in cui la popolazione è ancora isolata. Dal 2014 oltre 100 milioni di persone sono state aggiunte a quella comunità che può entrare nell’UE senza visto, come è possibile che la stessa UE tenga in ostaggio 2 milioni di persone. Cara UE, che si fermi questa assurdità.” – ha dichiarato Rama parlando davanti ai capi di Stato e di governo presenti a New York.
L’integrazione europea dell’Albania
Per quanto riguarda l’integrazione europea dell’Albania, invece, il primo ministro ha affermato che la stabilità nella regione è garantita dalla prospettiva europea e che, a suo parere, sarebbe la decisione più saggia che l’UE possa prendere per sé stessa:
“In questo senso, vorrei anche sottolineare che la stabilità, la sicurezza, la prosperità e la democrazia della regione possono essere garantite solo da una prospettiva europea.
E per questo, una risposta positiva sull’apertura dei negoziati ufficiali di adesione con Albania e Macedonia del Nord, sarebbe non solo una ricompensa per i sforzi fatti dai due paesi ma anche strategicamente la scelta più saggia che l’UE possa prendere per l’UE stessa.“- ha aggiunto Rama.