Il primo ministro albanese Edi Rama questa sera sarà in Italia, come confermato da lui stesso su Twitter. Il premier – riportano molti media albanesi – sarà ospite della trasmissione televisiva ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa, in diretta su Rai Uno.
“In Italia per 24 ore per difendere l’Albania, a seguito del grave dannegiamento d’immagine a livello internazionale a causa dell’espressione vergognosa di violenza partitica dal 16 febbraio in avanti, che danneggia gli investitori e i loro piani del turismo che dà occupazione e da mangiare a migliaia di persone.” – si legge nel tweet di Rama.
I media italiani hanno dato particolare attenzione alla situazione in Albania, dalle dimissioni parlamenteri in blocco dell’opposizione alle proteste che erano state indicate come pacifiche ma che hanno portato foto e video delle violenze nelle pagine dei principali media europei.
Inoltre, in Albania gli organi d’informazione affermano che nel dibattito di questa sera a ‘Porta a Porta’ – trasmissione televisiva che va in onda ininterrotamente sui canali Rai dal 1996 – sarà presente molto probabilmente anche il leader dell’opposizione, Lulzim Basha, anche questa ipotesi non è stata ancora confermata.
Le dichiarazioni di Edi Rama
Il primo ministro ha preso parola per primo nella sessione parlamentare di questa mattina, riferendosi alla protesta in corso al di fuori del parlamento:
“Prendo parola per primo perché devo allontanarmi per recarmi dall’altra parte del mare e spiegare ai vicini italiani quelle terribili immagini.
Quello che sta accadendo oggi è la continuazione di una strada senza sbocchi dove l’unica cosa nuova è rappresentata dalla decisione politica suicida dei leader dell’opposizione. Siamo alle porte di una nuova stagione di una serie nota.
Proprio due anni fa eravamo testimoni della creazione della ‘çadra’ dove si richiese l’allontanamento del primo ministro come condizione negoziabile.
Noi abbiamo messo a disposizione dell’opposizione tutto quello che ci ha chiesto, ricevendo in cambio il malcontento dei nostri sostenitori.” – ha affermato il premier Edi Rama.