La Corte d’Appello ha confermato la condanna a 10 anni di reclusione per Klement Balili pronunciata a maggio dal tribunale di primo grado.
La corte giudiziaria, capitanata da Saida Dollani, dopo aver messo ordine in aula ha pronunciato la sentenza che ha sorpreso i parenti di Balili presenti, mentre il suo avvocato – Sokol Hazizaj – ha annunciato il ricorso alla Corte Suprema.
Klement Balili, noto come “Escobar dei Balcani”, è stato dichiarato colpevole per tutti i capi d’accusa dal tribunale per i crimini gravi. E’ stato quindi condannato per partecipazione a gruppo criminale organizzato, traffico di sostanze stupefacenti in collaborazione e riciclaggio di denaro, per una pena totale di 15 anni poi ridotta 10 a causa del rito abbreviato del processo.
L’accusa, inoltre, ha anche chiesto in tribunale la confisca delle proprietà della famiglia Balili, incluso l’hotel Santa Quaranta a Saranda.
L’operazione contro il clan Balili
L’operazione contro il gruppo criminale, alla quale si presume che vi era a capo Klement Balili, è avvenuta nel maggio 2016, inizialmente in Grecia e poi in Belgio. Diverse persone furono arrestate mentre Balili riuscì a sfuggire misteriosamente all’arresto.
Il suo fascicolo scatenò una tempesta politica a Tirana dato che i due partiti allora al potere – PS e LSI – si accusarono l’un l’altro per quasi due anni di essere coinvolti nella protezione di Balili.
Dopo due anni di fuga, lo stesso Balili si è consegnato alla polizia a gennaio di quest’anno: un gesto – a parer del ministero degli interni – è arrivato come conseguenza della pressione delle forze dell’ordine, le quali negli ultimi due mesi avevano messo alle strette il criminale restringendo il suo campo d’azione e mettendo ‘pressione’ al suo riparo, situato a Delvina.
Chi è Klement Balili
Klement Balili è accusato di essere a capo di un gruppo criminale che si occupava di traffico internazionale di narcotici. Ma chi è Klement Balili? Per due anni è stato direttore della direzione dei trasporti nella città di Saranda fino al 2016, nominato dal LSI.
Proprio nel 2016 iniziò il tutto. I media greci confermarono che una quantità di 700 chilogrammi di cannabis che furono sequestrati appartenevano a Klement Balili. L’indagine su Balili in Grecia è stata condotta dalla DEA americana e dalla polizia greca.
Nella sua unica apparizione pubblica nel 2016, Balili negò tutte le accuse per poi successivamente darsi alla fuga.