Dall’ultimo trimestre del 2017, nelle dogane albanesi e soprattutto all’aeroporto internazionale di Rinas, è stato adottata una metodica più severa nei controlli della polizia e nel regolamento; questo, per mantenere gli standard di libera circolazione nell’area Schengen.
Le misure intraprese dal governo albanese sono arrivate come risposta alla preoccupazione espressa da molti stati europei per l’elevato numero di richiedenti asilo arrivato e per la crescente attività criminale che queste richieste hanno prodotto in altri paesi.
Proprio per questo motivo, più di 3.000 persone non hanno ricevuto il permesso della polizia per lasciare l’Albania. Nel periodo bimestrale Gennaio-Febbraio, in particolare, le forze dell’ordine hanno rispedito ‘a casa’ circa 250 minorenni:
“All’interno della polizia di frontiera albanese si sono intensificate le operazioni di rimpatrio dei cittadini albanesi in cooperazione con FRONTEX (l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) e con i paesi di destinazione; nel periodo che va dal primo di Gennaio al 28 di Febbraio, sono state condotte 156 operazioni per un totale di 1044 rimpatriati.
Sette di queste operazioni sono state condotte per richiesta della polizia di frontiera albanese, mentre le restanti 149 per volere dei paesi di destinazione in cooperazione con FRONTEX.” – si legge nella nota della polizia.
E’ stata prestata attenzione al potenziamento dei servizi di frontiera per il riconoscimento di documenti di viaggio falsi, attraverso l’ausilio di formazioni specializzate e avanzate. A tale riguardo, durante il periodo 1 Gennaio-28 Febbraio, 45 cittadini sono stati trovati in possesso di documentazione falsa.
Sempre nel periodo sopracitato, sono state analizzate 31 richieste di minori non accompagnati, di cui 21 sono stati rimpatriati. Tutti i casi di minori non accompagnati, sono stati gestiti in collaborazione con il servizio sociale statale. Nove dei casi totali, sono stati inviati al distretto giudiziario degli uffici del pubblico ministero con l’accusa di “abbandono di minori”, in relazione a genitori o tutor che hanno abbandonato i propri bambini.
311, invece, sono i cittadini albanesi maggiorenni rimpatriati per attraversamento illegale del confine.
Questo articolo è disponibile anche in lingua albanese