Il nuovo anno accademico è iniziato lunedì scorso in Albania, con circa 480.000 nuovi studenti delle scuole elementari e superiori. Il ministero dell’istruzione ha annunciato che gli iter didattici di quest’anno saranno più leggeri rispetto ai vecchi metodi di insegnamento.
Circa 32.000 bambini hanno iniziato la prima elementare, mentre altri 32.000 ragazzi hanno iniziato il nuovo programma della scuola superiore che, sempre secondo il ministero, si baserà su ciò che seguirà nell’università e nel mercato del lavoro.
Il ministero, inoltre, ha informato che per quest’anno accademico sono stati distribuiti libri scolastici gratuiti per circa 190.000 bambini, dalla prima alla quarta elementare. Gli altri bambini iscritti dalla quinta elementare in poi, invece, dovranno ancora pagare per i loro libri di testo.
Tuttavia, la coalizione per l’educazione ha affermato ieri che l’Albania continua ancora a rimanere un passo indietro rispetto agli altri paesi europei in quanto a finanziamenti per l’istruzione. Secondo l’istituzione, infatti, il governo ha promesso di aumentare il budget per l’istruzione fino al 5% del PIL totale per sei anni, ma il valore continua a ristagnare sul 3%.
Questa mancanza di investimenti nell’istruzione pone l’Albania tra gli ultimi paesi in Europa nella classifica dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Tutto questo fa sì che tutt’oggi una piccola percentuale di bambini e adolescenti non abbia accesso all’istruzione.
Inoltre, la coalizione per l’educazione – citando l’organizzazione mondiale della sanità – ha sottolineato come quasi metà delle scuole non abbia acqua potabile e circa il 70% non abbia condizioni igieniche adeguate per l’educazione dei bambini.
Gli altri problemi del sistema scolastico
Nel rapporto della coalizione si legge anche che quasi il 64% dei bambini con disabilità rimane fuori dal sistema di istruzione secondario e solo il 35% delle scuole in Albania sono accessibili a questi bambini. Anche l’educazione dei bambini rom o di origini egiziane continua ad essere un grande problema, dato che il 38,6% di questi bambini non frequenta la scuola.
Altri numeri, invece, mettono in evidenza come i fenomeni di violenza e bullismo continuino a caratterizzare in negativo il sistema scolastico. Quasi il 40% degli studenti, infatti, sono vittime di violenza fisica e psicologica, mentre il 22% di loro si sente minacciato dagli insegnanti. Il 20% degli studenti totale è vittima di bullismo.