Roberto Saviano, autore del bestseller Gomorra, in un’intervista mandata in onda il 27 febbraio scorso dall’emittente albanese Top-Channel, ha approfondito i temi sociali e di politica albanese e italiana, il rapporto tra i due stati, nonché tra la mafia albanese e quella italiana, il trattamento dei rifiuti italiani in Albania, le recenti manifestazioni indotte dall’opposizione albanese e la crisi politica in Albania.
Non sono mancati i commenti sulla situazione in Italia, sul capo del governo Berlusconi e sul successo del programma “Vieni via con me” che lui stesso ha ideato e diretto con Fabio Fazio, i cui monologhi sono stati raccolti nel libro dall’omonimo titolo, in libreria dal 2 marzo 2011.
Saviano esorta gli albanesi a considerare seriamente il rischio “Italia e rifiuti”.”Il consiglio che darei all’opinione pubblica albanese è di fare attenzione. Ogni miniera e ogni fabbrica dismessa possono servire ad accumulare la spazzatura. L’Italia vede nell’Albania di oggi una buona opportunità del business dei rifiuti. Quanto più grande sarà il desiderio degli albanesi ad arricchirsi, tanto più si accrescerà il rischio geografico, biologico e naturale per l’Albania. Il problema dei rifiuti, se non ben gestito e monitorato, può ridurre questo paese in una grande discarica dei rifiuti. Lo scrittore italiano, un buon conoscitore della Camorra e della criminalità organizzata italiana in generale, ha parlato a lungo della mafia albanese come “una mafia non più straniera” e i legami tra essa e la mafia italiana.”Sono convinto che comprendere la mafia italiana equivale a comprendere la mafia albanese” – si è espresso Saviano. ” Parlare della mafia non significa infangare il proprio paese, piuttosto, proporsi di cambiarlo.
Alla domanda sulla crisi politica albanese, le manifestazioni e i morti del 21 gennaio scorso dice di aver seguito con attenzione le ultime vicende e di essere rimasto molto impressionato. “Penso che sia un momento difficile che porterà ad un’innovazione. E sono convinto che la democrazia albanese non maturerà se non ci si libera dalla maledizione comunista e se non si riesce a prevenire e affrontare il problema della mafia.”Saviano ribadisce, inoltre, la sua opinione nei confronti del primo ministro italiano: “Più che lottare Berlusconi,cerco di proteggere i magistrati di Milano che indagano su un inchiesta che vede coinvolto il premier, ossia l’abuso di potere e il favoreggiamento della prostituzione minorile. Cerco di proteggere i magistrati che esprimeranno la sentenza, perché in Italia c’è stato un attacco diretto alla giustizia. Il Governo o le persone vicine ad esso, cercano di far apparire i magistrati come di parte, e l’indagine come una decisione politica, ideologica, piuttosto che un’inchiesta giudiziaria di un potenziale crimine.”
L’intervista in lingua albanese si può leggere qui