Sono numerose le testimonianze che ci giungono in redazione e che hanno come tema l’anniversario dell’indipendenza albanese. Una mobilitazione che ha visto coinvolta l’Ambasciata d’Albania in Italia, Il Consolato Generale dell’Albania nonché le associazioni albanesi in Italia. Riportiamo in seguito la prima testimonianza.
Giovedì 25 novembre, in Roma, presso l’hotel Marriott Flora di Via Veneto, in occasione del tradizionale ricevimento di gala per festeggiare la Repubblica di Albania, alla presenza di oltre quattrocento ospiti in rappresentanza di molte Nazioni, l’Ambasciata di Albania ha cortesemente voluto la Regione Calabria quale ospite ufficiale dell’evento. L’invito si inserisce nel progetto “Due Mari due Popoli un’Amicizia, Calabria-Albania” che ha visto la Calabria in Albania con una settimana di eventi ed incontri nello scorso mese di ottobre.
La delegazione calabrese, accolta dall’Ambasciatore Llesh Kola, era composta dal Governatore Peppe Scopelliti, dal Presidente del Consiglio Regionale Franco Talarico, dall’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra e dal Sindaco di Vaccarizzo Albanese Aldo Marino.
La cena è stata l’occasione per rinsaldare antichi rapporti e programmare future comuni attività a favore di entrambe le popolazioni.
L’Ambasciatore ha formalmente ringraziato il Governatore, oltre che della gradita presenza, per avere voluto offrire, ai numerosi ospiti, una degustazione di prelibatezze calabresi che, come sempre, hanno incontrato il gradimento degli ospiti stessi, anche sorprendendoli.
Scopelliti non ha mancato di rammentare come la Regione intenda riconquistare un ruolo importante negli scenari mediterranei e balcanici e quindi, stante l’antica comunanza, di come gli appaia assolutamente naturale il coltivare e promuovere rapporti diplomatici ed imprenditoriali con l’Albania.
Il ritrovato feeling fra la Calabria ed il Paese delle aquile, anche grazie alla naturale mediazione degli arberesh di Calabria, certamente sarà foriero di ulteriori progetti comuni che coinvolgeranno oltre che le istituzioni anche le aziende calabresi che in quel Paese potranno trovare opportunità di investimento e crescita.
La settimana di “Scanderbeg”
l’Albania dall’Italia è stata rappresentata anche dall’associazioni “Scanderbeg” di Parma che domenica scorsa ha chiuso il sipario della “Settimana della cultura albanese”.
Un evento pieno di colori, non solo folkloristici ma anche storici e culturali.
Per dare più forza al messaggio che l’associazione “Scanderbeg” divulga ogni anno con le sue attività, è stato chiamato ad aprire questo viaggio Darling Vlora, il pronipote del proclamatore dell’Indipendenza dell’Albania, Ismail Qemali (Ismail Bej Vlora). Fortemente voluto dall’associazione, egli ha riportato il proprio contributo attraverso foto e testimonianze raccolte dalla famiglia e che ritraggono la figura patriottica cardinale dell’Albania, Ismail Qemali, nel suo percorso politico, suscitando l’interesse di un largo pubblico, non solo albanese.
L’associazione “Scanderbeg” ha messo la sua firma anche sul libro “Poeti Urbani” Adunanze Poetiche, presentato martedì 23 novembre. Anila Kadija, giornalista nonché vicepresidente dell’associazione ha firmato la postfazione del libro ed ha recitato in cerchio assieme a tutti gli altri poeti.
“Trid c’me Albania”, è stato questo il titolo della serata, “Povero, come Albania”. La sorpresa di quest’anno della “Settimana della cultura albanese”, l’associazione “Scanderbeg” l’ha offerta con il confronto tra italiani ed albanesi che ha avuto luogo mercoledì 24. Racconti di vita e di storie, idee create e cambiate a riguardo, pensieri sbagliati, puri o confermati sul pregiudizio e l’affetto che lega i parmigiani agli albanesi.
Una ulteriore conferma dell’impegno di questa associazione si è avuto il giovedì. Forte del successo dell’anno precedente, ha di nuovo affidato la direzione artistica dello spettacolo “Nentori i dyte” ad Albert Bekja, regista e coreografo, nonché parte del gruppo direttivo dell’associazione. Uno spettacolo che ha visto tutti commuoversi con l’entrata in scena di Mirush Kabashi l’attore più ammirato e apprezzato dell’Albania, quale ha riconfermato il suo talento interpretativo. Uno spettacolo carico di musica e di balli, pieno di emozioni, tutto questa in presenza del rappresentante dell’ambasciata albanese a Roma.
Venerdì è stata la volta dell’incontro con il Forum delle Associazioni Albanesi dell’Emilia-Romagna in cui “Scanderbeg” fa parte. Intitolata “ Tra il dire ed il F.
A.
R.
E”, il forum ha presentato i suoi impegni del futuro per vedere sempre più integrata e rispettata la comunità albanese in Italia, catturando l’attenzione di un pubblico numerosissimo. La serata si è poi conclusa con la proiezione del documentario “Albania, il Paese di fronte” prodotta dall’istituto Luce con la regia di Mauro Brescia e Roland Sejko.
Una giornata a noi particolarmente cara invece, è stata quella di sabato: “ Albanianews, quando l’informazione rompe i schemi convenzionali”, che ha visto realizzarsi un altro pezzo del viaggio dell’Albanianews.it in giro per Italia. Nella prima sessione Gerarta Zheji ha parlato con i nostri giornalisti, Darina Zeqiri, Darien Levani, Pietro Tarozzi e l’editore Olti Buzi, sull’importanza della comunicazione che passa attraverso il web, raccontando senza censure la verità che nessuno ha il coraggio di scrivere. Dopodiché la parola e passata a Manfred Bushi che ha condotto la tavola rotonda sull’importanza delle associazioni come mezzi di scoperta e di valorizzazione dell’identità con Antonio Caiazza,autore del libro “In alto mare”, Endri Xhaferraj, presidente della rete F.
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E, Ismail Ademi,presidente di Rete albanesi in Toscana (RAT) e Vincenzo Romania, docente di sociologia all’università di Padova nonché autore del libro “Farsi passare per italiani. Strategie di mimitismo sociale”
Infine, ultima ma non per importanza, la giornata della festa dell’indipendenza ha preso inizio con la presentazione di due libri apparentemente lontani da loro ma che raccontano pezzi d’Albania vissuti in tempi diversi: “Una storia scutarina” di Paolo Muner, ex ufficiale della marina italiana e “Solo andata, grazie” di Darien Levani”. La discussione, moderata da Darina Zeqiri ha avuto come tema la ricerca di Muner sulle bandiere marittime albanesi, e la vita vissuta da uno studente straniero in Italia, raccontata nel libro di Darien Levani “Solo andata, grazie” Una settimana piena di riflessioni, di storia e cultura che si è conclusa con una cena aperta a tutti gli associati, sostenitori e amanti dell’Albania che hanno sfidato la neve imprevista che aveva coperto Parma.
Durante la cena il Sindaco di Parma Pietro Vignali ha conferito il premio alla cittadinanza a Durim Lika, primo presidente dell’associazione “Scanderbeg”, quale ” la persona più devota all’integrazione ed al rispetto della cultura italiana ed albanese”.