Non è facile scrivere per uno dei componenti principali del Partito Comunista albanese, che oggi, il 20 marzo, avrebbe compiuto 98 anni. Qemal Stafa morì molto giovane, all’età di 21 anni, assassinato dai fascisti nella Seconda Guerra Mondiale.
Qemal Stafa, martire della resistenza albanese contro l’occupazione fascista italiana, nasce il 20 marzo del 1920 ad Elbasan e viene assassinato il 5 maggio del 1942 in circostanze ancora oggi non chiare.
Infatti, nel banco degli accusati per la sua morte, è il suo compagno degli ideali, Enver Hoxha, il dittatore che è stato in potere per quasi 45 anni.
Ancora oggi, gli accademici e le loro istituzioni non sono indipendenti dalla politica e dal governo, così la capacità scientifica viene deformata a causa del potere politico e persistono tutt’oggi dei dubbi per poter definire con esattezza chi ha tradito e come è avvenuto tutto il complotto contro Stafa.
Resta il fatto che tutti gli amici di Qemal Stafa che erano con lui e conoscevano i fatti, furono uccisi o chiusi in prigione.
Le origini di Qemal Stafa sono di Elbasan, ma la sua famiglia si trasferì quando lui era piccolo a Scutari (Shkodër), perché il padre fu nominato direttore dell’Ufficio reclutamento nella prefettura di Scutari.
Studia per 8 anni presso il Collegio dei Gesuiti e poi prosegue gli studi al Ginnasio di Shkodër.
Dopo la morte di suo padre, la famiglia Stafa si trasferì a Tirana nel luglio del 1936. Si scrive alla Scuola Superiore statale di Tirana. Fonda il gruppo comunista di Scutari nel 1938.
Fu membro fondatore del Partito Comunista Albanese il 8 novembre del 1941 e leader del Movimento Giovanile.
Qemal Stafa era un comunista idealista per il quale fu condannato alla reclusione durante il regime di Zog.
Durante la seconda guerra mondiale fu molto attivo nella propaganda contro le truppe di occupazione dell’Asse.
Durante la sua vita, Stafa pubblicò due schizzi letterari con la sua firma.( nell’ età di 14 anni e 19 anni il secondo).
Nel 1962 fu pubblicato un riassunto dei suoi scritti, pubblicato o meno. Gli pseudonimi o le iniziali delle scritture pubblicate nella sua vita sono dubbiosi. Lo schizzo ” Nana” è stato pubblicato per la prima volta sulla rivista Vatra e Rinisë ( 10 febbraio 1935), una rivista per i bambini.
Qemal Stafa è stato anche poeta e scriveva usando il pseudonimo di Bruto. La sua opera viene riassunta nel volume ” Rapporti d’autunno”.
La data in cui lui venne assassinato – che è stato il 5 maggio del 1942- fu adottata in Albania come simbolo per commemorare il Giorno del Martiri.
Nonostante questo, la famiglia di Qemal Stafa è stata lasciata nel dimenticatoio.
Da una parte il loro figlio viene proclamato Eroe del Popolo e si ricorda con onore, d’altra parte, la famiglia non ha ricevuto nessun privilegio.
E comunque sia, è doveroso ricordare le persone che credevano in un Albania libera, sacrificando e donando la propria vita.