Il 15 gennaio del 1864 nasceva Isa Boletini, politico e patriota albanese che lottò per l’indipendenza dell’Albania diventando una figura chiave della resistenza albanese contro l’impero ottomano.
La vita
Isa Boletini nacque a Boletin (l’attuale Zvecan) il 15 gennaio del 1864 e trascorse gli anni della gioventù in Kosovo dove nell’aprile del 1881 prese parte alla battaglia di Slivova tra le fila delle truppe dell’Unione Albanese di Prizren conto le forze dell’impero ottomano.
Nel 1902, Boletini venne nominato capo del personale della “guardia albanese” del sultano Abdul Hamid II ad Istanbul, dove egli trascorse i successivi quattro anni guadagnandosi il titolo di “bey” (leader). Fu deputato del Kosovo nell’Assemblea ottomana tra il 1908-1912. Egli rimase leale al sultano e nel 1909 iniziò a fornire il suo supporto ai Giovani turchi.
Il 15 maggio 1909, i Giovani turchi, continuando la loro politica di riforma e negazione dei diritti nazionali albanesi, inviarono una spedizione militare in Kosovo per fermare la crescita delle ostilità al governo e rompere la resistenza dei contadini locali, i quali si rifiutavano di pagare le tasse che Istanbul aveva introdotto.
Cavid Pasha, il nuovo comandante della divisione a Mitrovica, ottenne l’ordine di portare a termine una serie di riforme contro il popolo delle montagne albanesi. Di fronte a queste disparità palesi Isa Boletini, che da sempre era stato nelle grazie del sultano, ed altri capi locali provenienti da Peja e da Gjakova attaccarono l’esercito turco con 7.000 uomini. Boletini ed i suoi uomini opposero fiera resistenza al nemico che però iniziò a bombardare molti villaggi dell’area e ben presto ebbe la meglio. Dopo la fuga di Boletini, le truppe turche bruciarono la sua casa in segno di rappresaglia.
Durante le rivolte popolari contro l’Impero ottomano nel 1912 che coinvolsero tutte le terre albanesi, molti patrioti del luogo tentarono di formare uno Stato indipendente. Il 28 novembre 1912 a Valona l’Assemblea Nazionale Albanese creò lo Stato indipendente di Albania.
Isa Boletini contribuì alla protezione del governo di Valona, mentre successivamente egli divenne parte della delegazione albanese al Trattato di Londra (1913) assieme a Ismail Qemali, capo di stato albanese. La delegazione albanese era intenzionata ad annettere il Kosovo entro i confini del nuovo Stato albanese, ma le Grandi Potenze concessero all’Albania solo un terzo del territorio che gli aspettava.
Durante la Prima guerra mondiale, Boletini venne coinvolto nella guerriglia del movimento Kaçak contro la Serbia.
Il 24 gennaio 1916, venne riportato che durante i negoziati tra Albania e Montenegro, Isa Boletini venne ucciso mentre si trovava prigioniero dei montenegrini a Podgorica, dove era stato portato con tutta la sua famiglia. I montenegrini provocarono dei combattimenti in paese anche a causa della sua detenzione e durante gli scontri Isa venne ucciso, dopo aver ucciso a sua volta otto uomini.
Alcuni passaggi di questo articolo hanno preso spunto da un articolo di Fatos Baxhaku, pubblicato sul giornale albanese Shqip.