Abdyl Frashëri (1 giugno 1839 – 23 ottobre 1892) è stato politico, diplomatico e scrittore albanese, una delle figure più importanti del Risorgimento albanese, assieme ai suoi due fratelli, Sami Frashëri e Naim Frashëri.
Fu lui a dare inizio alla Lega di Prizren, e ricoprì un ruolo importante nella politica albanese, come deputato alla Commissione Albanese a Costantinopoli e quello di rappresentante al congresso per il vilayet di Yanya nel primo parlamento ottomano durante la prima era costituzionale dell’Impero (1876 al 1877).
Nacque a Frashër, un piccolo paese di Përmet, in una famiglia declassata dell’Albania ottomana, dove trascorse tutta la sua giovinezza sino ai 18 anni nel villaggio nativo spostandosi solo occasionalmente a Ioannina.
Era il fratello maggiore di Naim e Sami. Suo padre Halit Dule-Frashëri, era comandante di un esercito irregolare (composto da albanesi e ottomani) al servizio della Sublime Porta, con lo scopo di tenere ordine nei Balcani ottomani. Oltre che in Toskeria egli ebbe compiti in Gegëria (Albania settentrionale), Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro. Durante queste spedizioni, Frashëri era parte del contingente paterno e venne prescelto quale capitano delle truppe albanese. Dopo la sua morte del padre 1859, Abdyl Frashëri divenne il capo della sua casata. Frashëri si dedicò anche agli studi di filosofia, matematica e quello delle lingue straniere, apprendendo l’arabo oltre al persiano, francese e greco.
La nascita della Lega di Prizren
Fu lui a portare avanti il progetto per la dichiarazione d’indipendenza dell’Albania nei confronti dell’Impero ottomano, progetto che gli vantò il consesso quasi unanime degli albanesi nella conferenza tenutasi a Prizren nel 1878.
Le sue speranze per un’Albania autonoma erano fugate dal comportamento dei vicini di stato quali Grecia, Serbia e Bulgaria, supportate dall’Impero russo che si opponeva fermamente alla presenza di un’Albania indipendente nei Balcani, anche se l’emissario segreto dalla Grecia, Stephanos Skouloudis, rifiuterà di formare questa coalizione a supportare la causa etnica degli albanesi. Frashëri intensificò la sua politica di alleanza con le autorità ottomane e dal 1877 assieme ad altri compatrioti fondò la Commissione Centrale per la Difesa dei Diritti Albanesi con sede a Istanbul.
Come membro del primo parlamento dell’Impero ottomano, nel 1877,venne eletto membro della Commissione Centrale per la Difesa dei Diritti Albanesi (Komiteti i Stambollit), istituita a Istanbul, dando un importante contributo all’elaborazione di una piattaforma politica.
Sotto la sua guida, il 10 giugno 1878, circa ottanta delegati, in gran parte capi religiosi islamici, capi tribù e altre influenti personalità dei vilayets ottomani di origine albanese, si incontrarono nella città kosovara di Prizren, riunendosi dunque nella Lega di Prizren, la quale lavorò per ottenere l’ autonomia per gli albanesi implementando le decisioni del Trattato di Santo Stefano e della Conferenza di Berlino, ma non per creare un’Albania indipendente.
L’idea di Frashëri era quella di riunire i 5 vilayets in un singolo vilayet albanese sotto la sovranità ottomana. Le sue principali attività consentirono lo sviluppo nelle aree in particolare dei vilyets di Janina e del Kosovo.
Egli prese parte alla maggior parte delle assemblee principali organizzate dal Consiglio Generale della Lega albanese ed alle commissioni interregionali. Nell’assemblea di fondazione della Lega di Prizren egli venne eletto quale membro della Commissione per gli Affari Esteri.
Il 1º novembre 1878 egli rappresentò la Toskëria nella prima assemblea del Dibër, ove per la prima volta l’Impero ottomano accondiscese a formare il vialyet di Albania. Egli fu il principale organizzatore dell’Assemblea di Preveza nel gennaio del 1879, intenzionata ad evitare che la Ciamuria (Çamëria) passasse alla Grecia.
Nella primavera del 1879 capeggiò la delegazione della Lega di Prizren in visita alle capitali delle maggiori Potenze per proteggere l’integrità delle terre albanesi ed i diritti dei loro abitanti. Frashëri fu anche il principale promotore della formazione di un governo ad interim. Egli guidò l’Assemblea Nazionale di Gjirokastër che prese la decisione di creare uno stato albanese autonomo. Egli fece parte del movimento che propose l’armamento degli albanesi.
Frashëri difese il programma di Gjirokastër nella Seconda Assemblea di Dibër, dove egli rappresentò l’ala radicale del movimento. Sebbene il programma di autonomia non venisse poi accettato dai rappresentanti delle potenze più moderate, egli si spostò in Kosovo ed iniziò quindi a mettere in pratica le decisioni prese a Gjirokastër.
Nel 1881 nella fondazione del governo autonomo dell’Albania a Prizren, capeggiato dal presidente Ymer Prizreni, Frasheri venne eletto Ministro degli Affari Esteri e diede importanti contributi alla preparazione politica e militare che avrebbe protetto l’area dalle spedizioni militari ottomane contro la Lega.
La soppressione della Lega di Prizren
Dopo che la Lega venne soppressa dall’Impero ottomano nell’estate del 1881, Frashëri assieme ad altri membri della Lega di Prizren vennero catturati ed arrestati dal comandante in capo maresciall Dervish Pasha e temporaneamente messo a morte da un tribunale speciale ottomano.
Ad ogni modo la sentenza venne ridotta alla prigionia a vita e Abdyl venne imprigionato nel castello di Prizren per i tre anni successivi.
Dopo tre anni di prigione (1882–1885) ed un’estradizione ad Istanbul, egli venne rilasciato per ragioni di salute nel 1892, ritenendo le autorità ottomane che in tali condizioni egli non potesse più nuocere con la sua attività politica e patriottica.
Malato ed isolato, egli non riprese più di fatto alcuna idea politica o patriottica, morendo ad Istanbul il 23 ottobre 1892.
Le sue spoglie vennero riportate a Tirana nel 1978, nel 100º anniversario della costituzione della Lega di Prizren.