Migliaia di albanesi hanno celebrato ieri la festa di Sultan Nevruz, un giorno festivo che commemora il capodanno persiano con una cerimonia tradizionale a Tirana, sede mondiale della religione Bektashi.
Rivolgendosi ai credenti dal Bektashi Odeon (sede globale della comunità Bektashi), padre Edmond Brahimaj, leader della comunità Bektashi in tutto il mondo, ha rivolto maggiore attenzione alle persone bisognose:
“Preghiamo per le persone bisognose, i senzatetto, gli orfani e le loro madri. Dio li benedica” – ha detto padre Brahimaj.
Proprio padre Brahimaj, a Settembre del 2017, ha ricevuto un premio come ‘icona globale di pace’ da un’organizzazione non governativa con sede negli Stati Uniti per la sua ‘intuizione e capacità unica di inondare l’anima con immenso amore e umiltà’.
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Il Bektashismo
Il Bektashismo è un tarikat ottomano, una delle quattro religioni tradizionali in Albania che viene rispettata con una festa nazionale e costituisce circa il 2-3% della fede del paese; si tratta di una confraternita mistica musulmana ultraliberale con radici nel sufismo e nell’Islam sciita.
Il giorno di Sultan Nevruz è un giorno festivo in Albania dal 1996 ed è celebrato con una torta speciale e il tradizionale dolce Bektashi chiamato Ashure, composto da cereali, frutta secca e noci.
“In questa giornata di primavera, la grande visione che questa piazza e la sede mondiale del Bektashi offrono, gettano più luce e riflettono ancora di più gli straordinari valori dell’armonia pacifica e della convivenza delle religioni in Albania. Conoscenza, saggezza e giustizia sono valori inalienabili, che hanno caratterizzato e portato avanti la comunità Bektashi nei secoli, armoniosamente interconnessi con l’incrollabile sensazione di inesauribile patriottismo.” – ha detto il presidente della Repubblica Ilir Meta, fedele della religione Bektashi.
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La storia del Bektashismo in Albania
I credenti e pellegrini Bektashi si recano ogni Agosto sul monte Tomorr per commemorare Abbas ibn Ali, che morì nella battaglia di Karbala nel settimo secolo in un pellegrinaggio che credeva di portare salute e fortuna.
I leader Bektashi furono espulsi dalla Turchia nel 1800 e all’inizio del 1900, come eretici, trovarono rifugio in Albania dove già vi era presente una forte comunità Bektashi e una grande tollerenza religiosa. Alcuni dei principali personaggi albanesi che portarono all’indipendenza del paese, come i fratelli Frasheri, erano Bektashi.
Tuttavia, durante il regime comunista, allo stesso modo delle altre comunità, la religione Bektashi fu perseguitata fino a dissolversi nel 1967 quando l’Albania divenne il primo paese ufficialmente ateo al mondo. Durante questo periodo la tradizione albanese dei Bektashi è stata mantenuta viva in due Khanqa (luogo di vocazione dei musulmani), una a Gjakova in Kosovo e all’altra a Detroit negli USA. La Khanqa di Tirana fu poi riaperta nel 1991, con il crollo della dittatura comunista.
I sondaggi mostrano che il popolo l’albanese sono tra i meno religiosi in Europa in termini di pratica delle principali quattro dottrine del paese, le quali sono suddivise in questo modo secondo l’ultimo censimento: musulmani sunniti 57% della popolazione, cristiani cattolici 10%, cristiani ortodossi 7% e Bektashi 2%.