L’ambasciata d’Albania in Italia ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia di Genova attraverso un post su Facebook:
“Stravolti dalla tragedia di Genova e con il cuore che si stringe commosso dal dolore, viviamo e piangiamo insieme a Voi la perdita delle vite umane che ci rattrista profondamente. L’Albania e gli albanesi sono vicini all’Italia e pronti ad apportare tutto il sostegno necessario.” – si legge sulla pagina.
Cos’è successo a Genova
Poco prima delle 12 di martedì 14 agosto è crollato un pezzo del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sull’autostrada A10 a Genova. Al momento del crollo transitavano sul ponte 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti, ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Entrambe le carreggiate del ponte lungo più di un chilometro e alto 90 metri sono crollate per circa cento metri. Ad oggi sono 39 le vittime accertate.
Autostrade per l’Italia ha comunicato che sulla struttura risalente agli anni ‘60 erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione.
L’autostrada A10 Genova-Savona è chiusa in entrambe le direzioni tra il bivio per l’A7 Milano-Genova e l’uscita Genova Aeroporto. La circolazione dei treni sulla linea Genova — Savona — Ventimiglia è stata riattivata. In Liguria sta piovendo da lunedì 13, quando la Protezione Civile ha dichiarato l’allerta arancione (criticità moderata).
Genova: anche due vittime albanesi
Come comunicato dalla stessa ambasciata d’Albania in Italia, ci sono anche due vittime albanesi nella tragedia che ha colpito il capoluogo ligure.
“L’ambasciata sta seguendo con le autorità italiane la triste notizia della scomparsa di due giovani albanesi Marjus Djerri e Admir Bokrina nel tragico evento del ponte Morandi a Genova. Esprimendo le nostre condoglianze alle famiglie, l’Ambasciata è a disposizione per tutto il sostegno necessario.” – si legge su Facebook.
I due ragazzi erano sul furgone Qubo della EuroPulizia. Dovevano effettuare alcuni lavori in una ditta di Rapallo, ma a Rapallo non ci sono mai arrivati. Sono stati estratti dalle macerie davanti a mamma, papà e mogli.