La prima visita all’estero, dopo essere stato rieletto primo ministro dell’Albania, EDI RAMA, l’ha compiuta a Roma.
“Con qualsiasi governo italiano la simbiosi è profonda: ci aiutiamo a vicenda” questo il suo primo commento, pronunciato in perfetto italiano.
E’ stato accolto con tutti gli onori riservati ad un capo illustre ed amato come lo è EDI RAMA per gli italiani. La conferenza stampa, alla presenza delle più importanti testate giornalistiche, è avvenuta sul prato di Villa Doria Pamphili, una fastosa residenza nobiliare, illuminata da un caldo sole mediterraneo tipico delle ottobrate romane.
“E’ emozionante e ancor più significativa questa mia prima visita all’estero dopo che il nuovo governo ha cominciato a lavorare.
Sicuramente l’Italia non è solo e semplicemente un partner strategico per l’Albania, ma anche un Paese che sentiamo molto vicino da tutti i punti di vista e che ha dato e dà molto all’Albania nel suo percorso difficile di cambiamento e di passaggio da una dittatura forsennata a uno stato di diritto europeo.
Voglio sottolineare la grande importanza che noi diamo a questo partner strategico, anche perché l’Italia non è importantissima solo dal punto di vista bilaterale, ma anche dal punto di vista regionale
Ha avuto un ruolo decisivo nello spingere avanti il processo di Berlino e il nostro incontro a Trieste è stato veramente un momento di una nuova spinta di questo processo.
Secondo me l’Italia è un partner strategico nel nostro percorso di cambiamento, al fine di rendere l’Albania un Paese sicuro, un paese di diritto.
Io voglio ringraziare, anche pubblicamente, il primo ministro, il carissimo amico Paolo, per l’aiuto sia sul campo della sicurezza, specialmente nel confrontare e nello sconfiggere il fenomeno della coltivazione della cannabis, sia nel campo della giustizia.
E’ importantissimo portare avanti la riforma della giustizia, uno dei pilastri per l’Albania di domani e non ultimo per l’adesione all’Unione Europea.
Il risultato spettacolare contro la coltivazione della cannabis, che sarà noto nei giorni prossimi, lo dobbiamo anche grazie alla visita del Ministro degli Interni italiano, che ha contribuito alla lotta contro la sua coltivazione. E’uno dei tanti risultati di questi anni, frutto della cooperazione e dell’aiuto dell’Italia.
Dal punto di vista economico, non c’è dubbio che è stato fatto tanto ma c’è un potenziale enorme e si può fare tantissimo,ancora di più.
Sono convinto che, anche sulla base dell’incontro d’oggi e di quello che abbiamo discusso, si possa avviare un percorso comune, per poter fare nel 2018 un passo in avanti e guardare di più verso le grandi imprese italiane.
Queste possono prendere un ottimo esempio da tutti quelli che già operano in Albania . Penso che anche nel campo della cooperazione a livello di ferrovie, a livello di energia rinnovabile, c’è tanto da fare con le grandi agenzie pubbliche italiane. Finalmente voglio concludere sottolineando quello che l’Italia ha fatto e fa per l’Albania a livello europeo e del sostegno che dà all’Albania e agli albanesi per far parte di questa famiglia.
l’Italia infatti è sempre stata e continua ad essere il più grande AVVOCATO dell’Albania in sede europea.
Noi crediamo di aver fatto tutto il possibile per poter aprire i negoziati, tutto in vista di quello che ci è stato imposto come obbligo e sono sicuro, con l’aiuto dell’Italia in primis ma anche di altri Paesi, che le cose fatte possono avere il rilievo necessario per poter spingere più in avanti questo processo e aprire i negoziati per l’adesione alla Unione europea.
Su questo l’Italia merita veramente tutti i nostri ringraziamenti. D’altra parte credo che questa attitudine così amichevole sia anche merito del fatto che tanti albanesi oggi contribuiscono alla economia italiana, alla partecipazione, da cittadini bravi e buoni, alla società italiana.
Sono sicuro che l’anno prossimo ci vedremo in Albania e che continueremo a lavorare insieme per il bene dei nostri due popoli, ma soprattutto per portare avanti un’agenda progressista europeista.
Nell’ultimo anno, nell’ultimo periodo si è registrata una nuova convinzione nella spinta dell’Unione Europea, sostiene Gentiloni. L’Unione non può essere perseguita seriamente, senza lavorare con gli altri leader europei, per porci concretamente l’obiettivo di arrivare a un risultato. L’unione europea ha interesse a mantenere i contatti con tutti e specie con l’Albania.
In Albania, continua RAMA, possono esserci i migliori testimoni del perché c’è lo spazio per molti altri che vogliono rimanere in Albania.
Le ragioni sono molteplici. In Albania il costo del lavoro è ancora molto basso, in confronto con l’Italia, Il sistema fiscale è molto più favorevole che in Italia, è un popolo che parla l’italiano, dove la gioventù si adegua facilmente ai nuovi cambiamenti e dove, lo dico anche in presenza del primo ministro, c’è anche il vantaggio che non ci sono ancora i sindacati, che rendono complicata la vita.
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