A seguito della consegna del premio al paralimpico albanese Haki Doku da parte dell’Associazione F.
A.
R.
E., ci manda una lettera di ringraziamento che pubblichiamo volentieri.
Continuo a vivere ancora l’emozione della serata in occasione del 100 anni del’ Indipendenza Albanese. La targa che mi è stata data in donazione ha un significato molto grande sia per me che la mia famiglia.
Ho capito bene che non siete solo una associazione chiunque, ma sentire parlare di voi, e vedervi con i miei occhi sono due cose talmente differenti.
Vi ho conosciuto e ho visto con i miei occhi la vostra semplicità, sempre con il sorriso a gestire 300 persone, che non è per niente facile( conoscendoci come siamo fati ). Anche se vi ha preso tanta fatica, tempo, sacrificio, ho visto una grande voglia nel trasmettere la nostra cultura ed integrarci nella vita sociale sportiva. Per me è stato una grande onore aver conosciuto voi e vedere con i miei occhi il prezioso lavoro che avete fatto.
Con il vostro lavoro di volontari mi avete fatto ricordare con nostalgia l’evento più importante che io ho vissuto e che ogni giorno mi fa emozionare ricordando i Giochi Paralimpici di Londra 2012. Anche il vostro lavoro come volontari di aver sostenuto oltre 300 persone, la serata di 24 Novembre 2012 vi rende onore. Importante la presenza di tanti italiani e sopratutto dell’Assessore della Provincia che è rimasto totalmente sorpreso conservando una stima e collaborazione di fronte al Popolo Albanese.
Condivido il vostro desiderio nel darmi questo premio con la mia famiglia,la quale ha un grandissimo significato e apprezzamento.
Questa cosa doveva essere fatto dallo stato Albanese, il quale ha trascurato e disprezzato il duro lavoro di un atleta. Ha disprezzato mille sacrifici che io e la mia famiglia abbiamo fatto per arrivare al traguardo. Ha disprezzato il contributo economici di tanti e tanti italiani che mi hanno sostenuto fine alle fine del mio percorso sportivo.
Io non sono altro che una goccia sul mare, la quale l’Albania in questo momento ha tanto bisogno e insieme con tanti amici disabili, parenti possiamo trasformare questa goccia in qualcosa di più grande per trasmettere a loro tutto ciò che io ho imparato e mi è stato donato vivendo in Italia. La delusione, l’amarezza e il disprezzo che mio Stato mi ha dimostrato, l’avete cancellato voi, la sera del 24 Novembre 2012, facendomi riflettere e pensare che esiste una parte positiva in cui spero tanto e con tutte le mie forze e conoscenze di trasmettere tutte le mie esperienze a chi veramente ha bisogno.
Mi ritengo molto fortunato ad aver conosciuto la vostra grande famiglia, una grande Associazione con grandi valori.
Grazie di cuore!
Haki e famiglia