Il Gruppo del Popolo della Libertà in Regione Emilia-Romagna riprende la lotta contro i “privilegi” degli stranieri. I consiglieri hanno presentato una risoluzione, dove puntano il dito sull’alto numero degli stranieri che godono della pensione sociale.
“Sono 1944 gli extracomunitari che senza avere versato alcun contributo previdenziale,sono beneficiari di pensioni sociali”. Secondo Gianguido Bazzoni, gli stessi stranieri sono anche colpevoli di spendere questa pensione nei loro paesi ” dove l’assegno di 550,50 euro corrisponde al doppio dello stipendio medio”. L’intenzione del gruppo PDL e quella di invitare il governo Monti “a proseguire nel solco del rigore adottato dal precedente Governo di centrodestra, senza cedere alle pressioni di una sinistra irresponsabile..”Dura la replica del presidente dell’Associazione Madre Teresa di Ravenna, Arijon Abdyli che in un comunicato stampa di ieri, dichiara:“Il PdL deve solo vergognarsi perché invece di preoccuparsi dei danni economici causati al Paese negli ultimi anni di governo e di dare risposte alla nostra società, si preoccupa di puntare il dito contro i più deboli, gli immigrati che vengono in Italia per raggiungere i loro cari. Ricordo a Bazzoni e al PdL che la cattiva informazione non aiuterà il partito a recuperare i consensi perduti. Infatti nonostante la popolazione immigrata rappresenti circa il 7 per cento di quella italiana, produce ben l’11 per cento del Pil di questo. La spesa socialedestinata agli stranieri, invece, non supera il 2,7 per cento. Mi sembra evidente che ci sia una notevole differenza a favore delle casse dello Stato. Al contrario, la politica in questo Paese costa ai cittadini molto più di quello che rende.
Il PdL non si è mai opposto allo spreco che comporta la gestione politica del Paeseprima che fosse l’Europa a chiedere misure urgenti e forti per ridurre la spesa pubblica. Un partito che si è retto fino ad ora sulla figura forte di Berlusconi non può fare leva su una politica distruttiva che prende di mira i più deboli”.