Il prossimo 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee, si terranno le elezioni amministrative italiane. Ci siamo attivati a trovare i candidati di origine albanese che potete consultare qui
Vi abbiamo già presentato i primi cinque candidati, Admir Toto, Uljana Gazidede, Arli Dervishi, Jozef Gjura e Ina Dhimgjini.
Oggi vi presentiamo il sesto candidato, Ilda Beqo, nata a Fier, Albania.
Ilda Beqo, 40 anni, nata a Fier Albania, Modenese di adozione da 23 anni. Diplomata a Fier mi sono trasferita a Modena per studiare legge.
Laureata nel 2003 ho conseguito il titolo di avvocato nel 2008.
Da allora svolgo la professione di avvocato in materie di diritto civile e amministrativo, diritto di famiglia, minorile, lavoro, immigrazione etc.
Partendo da vissuti personali sono particolarmente sensibile ai temi dei diritti delle donne, dell’immigrazione, dell’integrazione e dell’inclusione sociale e, negli anni, mi sono impegnata nell’associazionismo collaborando con le associazioni di volontariato Modenese, tra cui, “Donne nel Mondo”, “Donne Giuriste” e “Porta Aperta”, partecipando a vari progetti e convegni.
Sono tra le fondatrici dell’associazione culturale albanese “Madre Teresa” a Modena, di cui sono stata vice presidente fino a luglio 2018.
Sono altresì, tra le fondatrici e Consigliere del CdA dell’Associazione Avvocati Albanesi in Italia A.A.I. fondata nel 2019, progetto al quale mi dedicavo da diversi anni.
Non credo che vi sia un’unica risposta alla domanda sul perché abbia deciso di candidarmi per il consiglio comunale di Modena.
Certamente la mia è una scelta di cuore, di attaccamento a valori nei quali ho sempre creduto: la politica intesa quale servizio per gli altri, dal basso, partendo dalle persone, da tutte le persone, dalle loro esigenze, dal confronto e dalle competenze.
Mi sono candidata con la lista civica “Sinistra per Modena” con Candidato sindaco Gian Carlo Muzzarelli perché credo nei valori della sinistra, quella utile a fermare l’odio e la paura, il razzismo e la destra e perché credo di poter offrire alla cittadinanza il mio contributo per la prossima consiliatura, anche per quelle che sono le mie competenze professionali.
Intervista a Ilda Beqo
Cuore e sangue albanese, italiana di adozione!
1. Qual è la tua proposta all’interno del programma della lista Sinistra per Modena
Alcune delle proposte all’interno della lista che ho a cuore sono:
- Sicurezza urbana – garantire la sicurezza urbana con risposte di tipo preventivo e di contrasto con un’adeguata presenza delle forze dell’ordine al presidio del territorio e l’attività di intelligence.
- Lavoro – Creare un terreno favorevole all’attività di impresa nel rispetto della legalità e al tempo stesso difendere qualità e diritti del lavoro. Agevolare la sburocratizzazione a favore delle imprese al fine di snellire le pratiche e agevolare i processi d’investimento e di crescita delle piccole e medie imprese. Monitorare costantemente ed intervenire per impedire che si verifichino situazioni di illegalità e talora di vero e proprio sfruttamento e condizioni normative salariali diversificate tra lavoratori che svolgono medesime funzioni.
- Ambiente – Limitare al massimo il consumo di territorio vergine. Mettere in atto strategie contro l’inquinamento dell’aria. Incentivare la raccolta differenziata e riduzione dell’incenerimento.
- Istruzione – creare rete tra i diversi soggetti istituzionali, economici e della società civile per dare consapevolezza agli studenti delle diverse potenzialità lavorative offerte dal territorio e facilitare i giovani ad intraprendere una scelta consapevole nel proprio percorso di studi. Organizzare l’offerta educativa, fin dalla prima infanzia, garantendo Istituti comprensivi equilibrati, quanto a presenze di ragazzi e ragazze di provenienza geografica diversa in modo che sia possibile valorizzare il pluralismo culturale senza creare scuole destinate di fatto ai soli figli di persone immigrate.
- Immigrazione – attuare politiche di integrazione dei migranti regolari e delle seconde e terze generazioni; politiche di accoglienza per i richiedenti asilo che devono essere considerati parte della comunità e trattati con umanità e solidarietà.
2. In caso di vincita cosa pensi di proporre di innovativo per tutta la cittadinanza?
Credo in una politica al servizio delle persone: dei loro bisogni, delle loro aspettative e dei loro sogni. Una politica che metta al centro l’ascolto, il dialogo, la partecipazione al bene comune.
Voglio una città che non lasci indietro nessuno, che dia a tutti, indipendentemente dalla propria condizione di partenza, gli stessi diritti e le stesse opportunità. Quindi metterò a servizio della mia città le mie competenze e la mia esperienza affinché vengano attuate le politiche di inclusione e venga dato voce a tutti i cittadini.
3. Secondo te perché ti dovranno votare?
Perché vorrei dare voce a chi non ha voce o spesso e volentieri non viene ascoltato. (deformazione professionale)
4. Essere in possesso di una doppia cittadinanza, appartenere a più culture e parlare più lingue è un punto di vantaggio o svantaggio secondo te e perché?
Dipende, è un punto di vantaggio se penso che avrò delle preferenze dalla comunità albanese e straniera che ha diritto di voto e, di svantaggio, se penso al fatto che nonostante abbia trascorso a Modena più della metà della mia esistenza anche i miei amici/colleghi italiani a volte si sbagliano a scrivere il mio cognome…. Figuriamoci quelli che non mi conoscono. Comunque il mio cognome è semplicissimo, di sole 4 lettere BEQO
5. Sei di origine albanese. Cos’è l’Albania per te?
Il mio massimo orgoglio. E poi sono “Çame” e, vi ho detto tutto
6. Cosa significa avere un nome straniero nella tua quotidianità?
Avere un nome straniero mi ha incentivata ad intraprendere un intenso “lavoro” per rompere l’immagine errata del prototipo albanese in Italia, forgiata attraverso i mezzi che diffondono notizie sulla cronaca quotidiana.
Si viene a creare così un’immagine errata delle persone, soffocando del tutto la loro individualità. Ho cercato di mettere in mostra una nuova immagine dell’Albania, che è sempre esistita ed esiste, e di cui vale la pena essere orgogliosi.
7. Sei abbastanza italiano per chi ti voterà?
Tantissimi Italiani mi affidano ogni giorno la tutela dei loro diritti, per cui ritengo di essere abbastanza italiana ai loro occhi anche per partecipare alla vita politica della mia città…
8. Ci tieni ai sondaggi? Cosa dicono della sua lista in cui ti sei iscritta?
Si, ci tengo, penso che sia normale. È una lista plurale variegata, con giovani, pensionati, professionisti, esponenti del volontariato, consiglieri comunali uscenti e di circoscrizione, espressioni del mondo della sanità, della scuola, dell’avvocatura e altro ancora che porta freschezza ed esperienza, storie di civismo e di impegno politico e sociale.
9. Cosa significa essere integrati secondo te e quali sono le proposte da fare per migliorare le politiche che riguardano l’immigrazione?
Inserirsi all’interno di una collettività attraverso un graduale processo di socializzazione per essere ad esso incluso.
Per migliorare le politiche che riguardano l’immigrazione bisogna conoscere a fondo il fenomeno migratorio e valorizzarne gli effetti, non come ha fatto il “decreto Sicurezza” che ha reso irregolari persone che lavoravano, che avevano iniziato un percorso di integrazione, e le ha lasciate sulla strada senza alternativa! Posso portare la mia esperienza personale e professionale perché la conoscenza del fenomeno migratorio, nelle sue varie componenti, sia patrimonio comune dei cittadini secondo un principio ben più sicuro: “si teme soprattutto ciò che si ignora, non ciò che è in sé veramente temibile”.
10. Esiste una comunità albanese organizzata dove ti sei candidato/a? (tipo qualche associazione, una scuola, ecc). Quanti sono gli albanesi nella tua circoscrizione?
Si, l’Associazione “Madre Teresa” fondata nel 2016 da un gruppo di stimati connazionali albanesi non giovanissimi, i quali, consci delle difficoltà di portare avanti il programma dell’associazione, hanno chiesto aiuto ai giovani albanesi laureandi/laureati e professionisti attivi sul territorio modenese per portare avanti il progetto. Ho lavorato con il gruppo dei giovani fino al mese di luglio 2018. L’associazione ha fatto passi importanti coronando il sogno dell’apertura della scuola della lingua albanese. L’anagrafe di Modena conta 2.181 cittadini Albanesi.
11. Non pensi che ti abbiano scelto solamente per attingere i voti della tua comunità?
Si, può essere. Ma sono contenta che i voti che arriveranno vadano a “Sinistra per Modena” e non a degli squilibrati fascisti che fino a ieri urlavano di voler usare la Costituzione come carta igienica e continuano a calpestare quotidianamente i nostri diritti senza alcun ritegno.
12. Cosa hai da dire agli altri candidati di origine albanese che concorrono in altre liste?
Andiamo avanti con la determinazione che ci caratterizza. Rappresentiamo le energie positive arrivati con nient’altro che la speranza, infondiamo la stesa speranza alle nostre comunità per disegnare insieme a loro un futuro con i colori di integrazione e convivenza pacifica!
Ps. non posso dire la stessa cosa ai candidati con la lista della Lega perché la loro non è una politica di inclusione ma di esclusione.
13. Vuoi aggiungere qualcosa o dire altro che ritieni importante?
Sono grata a Modena per avermi dato l’opportunità di realizzarmi personalmente e professionalmente. Voglio poter restituire, anche in minima parte, tutto il bene che questa città europea, aperta e accogliente, generosa e senza pregiudizi come Modena mi ha riservato.
Vorrei infine ringraziare Albania News per il grande lavoro mediatico e per l’opportunità che ci ha offerto per farci conoscere dalla comunità.
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