Il premier albanese Edi Rama si è recato oggi in visita ufficiale a Roma, dove è stato ricevuto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La visita di Rama si svolge a circa due settimane da quella del Presidente del Consiglio Conte a Tirana, occasione nella quale è stato ribadito ancora una volta il sostegno dell’Italia al percorso europeo dell’Albania.
Il Presidente Conte accoglie Edi Rama
“A seguito della decisione dell’Ue di rinviare le conclusioni per i negoziati” di adesione di Albania e Macedonia del Nord all’Unione Europea, “ho affermato in modo fermo e risoluto che trattasi di un errore storico, lo ribadisco a beneficio del popolo albanese”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontrando a Palazzo Chigi il primo ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama.
Il disco verde dell’Ue “resta lo strumento migliore di integrazione”, per garantire all’Albania, che ai prossimi appuntamenti dovrà presentarsi “con tutte le carte in regola”, “un più affidabile e sicuro sviluppo”. Su questo l’Italia, assicura Conte, “sarà in prima fila, un impegno che assumerò a ogni Consiglio Ue”, dice il premier ricordando come l’Unione europea abbia, in questo, “una grande responsabilità”.
Con il primo ministro della Repubblica d’Albania, Edi Rama, “abbiamo operato una ricognizione della già intensa cooperazione in campo giudiziario e di polizia. Ho ribadito l’impegno italiano a rafforzare questa cooperazione, con particolare attenzione alla lotta alla criminalità organizzata e ai traffici illeciti. Sono lieto di poter annunciare che è stata raggiunta un’intesa anche nell’importante settore del trasferimento dei detenuti albanesi dall’Italia verso l’Albania, già un primo trasferimento si concluderà a breve”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte, nel corso delle dichiarazioni alla stampa con Rama.
Diritto alla pensione, l’accordo tra Italia e Albania
“L’Italia ospita la più numerosa comunità albanese all’estero. Ci sono 30mila piccole e medie imprese albanesi che garantiscono un contributo alla nostra economia. Valuteremo la possibilita’ di un eventuale accordo anche sul piano previdenziale. Ci lavoreremo insieme e scambieremo le informazioni”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il premier albanese Edi Rama
Il premier albanese Edi Rama ha sottolineato che “500mila albanesi vivono in Italia, di cui 300mila contribuiscono alle casse dello Stato italiano. Nelle scuole italiane ci sono 115mila bambini albanesi e 10mila sono gli studenti universitari. Va affrontata – afferma Rama – la questione delle assicurazioni sociali. Tra Italia e Albania su questo tema continua una buona collaborazione e bisogna accelerare i tentativi di raggiungere un accordo, che sarebbe importante per queste famiglie”
Dichiarazioni alla stampa
Giuseppe Conte
“Sono davvero lieto di ospitare oggi a Roma il primo ministro Rama, a sole due settimane dalla mia visita a Tirana. A seguito della decisione del consiglio europeo di rinviare le conclusioni in merito all’apertura dei negoziati di adesione all’Unione Europea per Albania e Macedonia del Nord, ho affermato, l’ho detto subito in modo fermo e risoluto, che trattasi di un errore storico.
Lo ribadisco oggi nuovamente, di fronte al primo ministro Rama e lo ribadisco a beneficio di tutto il popolo albanese. La prospettiva dell’allargamento per i Balcani occidentali resta lo strumento migliore per integrare pienamente il popolo albanese e della Macedonia del Nord nell’Unione Europea e per garantirne il più affidabile e sicuro sviluppo.
Per l’Albania lo è in modo particolare, perché il percorso di avvicinamento si è già tradotto in alcune significative riforme e continuerà ancor a tradursi in un cammino di riforme del paese necessario al rafforzamento delle istituzioni democratiche e al suo pieno sviluppo.
Resta attuale quindi risolvere la crisi politica istituzionale interna all’Albania, per procedere e completare il processo riformatore e avere tutte le carte in regola al prossimo appuntamento in cui gli stati membri saranno chiamati a pronunciarsi nuovamente sull’allargamento.
Quello che posso garantire è che l’Italia sarà in prima fila nel sostenere questa richiesta e assumo l’impegno di sostenere questa richiesta a ogni prossima scadenza o appuntamento del consiglio europeo. Su questo penso che l’Unione Europea abbia una grande responsabilità, abbia iniziato un’interlocuzione con l’Albania e la Macedonia del nord e non possa interrompere questa interlocuzione ancorché preliminare perché stiamo parlando comunque di avviare un negoziato formale e non di decidere se adesso attualmente se o meno integrare in Europa l’Albania e quindi anche la Macedonia del Nord.
Ho ribadito quindi al primo ministro Rama l’incoraggiamento per un’apertura chiara anche all’opposizione al fine di sbloccare le criticità che da tempo impediscono all’Albania di procedere sulla via delle annunciate riforme, in particolare quella elettorale.
E mi permetto da primo ministro di un paese che ha una forte tradizione di amicizia con l’Albania, ribadisco qui l’invito alle forze di opposizione ad accogliere una simile apertura con spirito costruttivo e, se mi permettete, senza pre-condizioni. Con il primo ministro abbiamo approfondito anche il tema dell’ulteriore potenziamento delle nostre già eccellenti relazioni, in particolare in campo economico. Sebbene l’Italia sia di gran lunga il primo partner economico-commerciale dell’Albania, c’è comune volontà a fare di più e meglio con un fattivo impegno di entrambi i paesi.
A questo proposito, abbiamo deciso di istituire una commissione economica bilaterale permanente che avrà il duplice scopo di individuare nuove opportunità di investimento per importanti aziende italiane in Albania, esaminando al contempo anche le principali problematiche e i contenziosi in essere tra imprese italiane e amministrazioni albanesi.
Questo può essere uno strumento anche per andare in contro alle istanze delle nostre imprese che sono desiderose di rafforzare la loro presenza in Albania, di investir ancora più e meglio, e ovviamente hanno delle premure per il business climate locale.
L’obiettivo è di quello di affrontare concretamente quegli aspetti anche negativi che si sono manifestati nel corso di questi anni e che potrebbero costituire un ostacolo a una maggiore penetrazione italiana in settori strategici dell’economia albanese, a partire da turismo, infrastrutture e energia.
Abbiamo anche operato una ricognizione della già intensa cooperazione nel campo giudiziario e di polizia, ho ribadito l’impegno italiano a rafforzare questa cooperazione con particolare attenzione alla lotta alla criminalità organizzata e ai traffici illeciti. E sono lieto di poter annunciare che abbiamo raggiunto un’intesa nell’importante settore del trasferimento dei detenuti albanesi, quindi già un primo trasferimento è in corso di avvio e si completerà a breve.
Per quanto riguarda lo scambio tra la comunità italiana e albanese, dobbiamo dire che nel corso del tempo ha assunto un andamento circolare. Ad esempio, abbiamo tanti cittadini albanesi che rientrano in Albania dopo anni di residenza in Italia. Ecco, questo favorisce un movimento virtuoso e uno scambio di esperienze e di conoscenze molto proficuo per entrambi i nostri paesi.
Nell’incontro odierno abbiamo, inoltre, ma ci eravamo promessi di farlo già due settimane orsono durante la mia visita a Tirana, abbiamo discusso anche in merito al rafforzamento della collaborazione nel campo dell’educazione e della formazione superiore; da tento i nostri ministeri competenti lavorano anche a un accordo per arrivare alla firma di un testo che favorirà il riconoscimento dei titoli albanesi in Italia e quindi in Europa e, al tempo stesso, per favorire la creazione di titoli congiunti e di doppi titoli, oltre che di dottorati.
Teniamo particolarmente a questo accordo perché sarà di particolare promozione, diciamo, per l’intensificazione dei rapporti culturali; in questo modo si rafforzerà l’offerta accademica evitando che elementi migliori siano costretti a lasciare il paese per completare gli studi. Sarà altresì importante per l’Albania per avvicinarsi allo spazio europeo dell’educazione a conferma di un percorso di avvicinamento all’Unione Europea anche in questo ambito.
Sarà questo accordo, che confidiamo di poter perfezionare presto, anche importante per l’Italia non solo per l’Albania, perché i nostri giovani laureati e i nostri docenti avranno una maggior proiezione di possibilità di insegnamento in un paese amico, in un paese vicino all’Italia, e in prospettiva l’alleanza tra Italia e Albania può costituire per noi una maggior proiezione del sistema educativo italiano nei Balcani occidentali anche in vista dello costituzione di uno spazio educativo adriatico-ionico.” – ha dichiarato il premier italiano Giuseppe Conte.