L’Italia si trasforma di continuo. Basta camminare per le strade di Firenze e vedere ragazzi di colore che parlano un toscano perfetto. Oppure portare i bambini all’asilo e scoprire con piacere che i suoi migliori amici sono dello Sri Lanka.
I continui flussi migratori portano al cambiamento della società, del colore della pelle, il sistema di valori in cui credere, il modo di vivere la religione, il modo di mangiare di viaggiare e anche di innamorarsi. E in questa società in continuo cambiamento che cresce il fenomeno delle coppie miste. Sempre più italiani scelgono di sposarsi un compagno di un’altra nazionalità. I matrimoni misti in Italia negli ultimi dieci anni sono triplicati. Un quarto dei matrimoni misti riguarda coppie in cui entrambi i coniugi non sono cittadini italiani. Ma come funziona la macchina burocratica italiana in questi casi? Che cosa vuol dire sposarsi con un cittadino straniero soprattutto non comunitario? Ne parliamo con Amedeo Intonti, ex professore, autore del libro “Manuale di sopravvivenza burocratica per gli italiani con partner straniero” e consulente per le coppie miste alle prese con la burocrazia italiana del sito web TuttoStranieri.it. Dopo la sua esperienza burocratica tutta italiana, ha deciso di aiutare chi come lui allora, si trova in difficoltà. 1) Cosa l’ha spinto a scrivere il suo libro “Manuale di sopravvivenza burocratica per gli italiani con partner straniero”?In realtà il libro è nato da solo. È bastato incollare diversi miei scritti sull’argomento a partire dal primo di 8 fogli: “Come sposare una donna moldava in Moldova e vivere felici in Italia”. Forse se ne trova ancora traccia sul vecchio forum di www.moldweb.eu.2) Lei si è sposato nel 2001. Come sono cambiate le cose da allora dal punto di vista sociale e burocratico?Posso dire che sono peggiorate dal punto di vista burocratico.3) L’utente di TuttoStranieri, bisognoso d’aiuto èpiù informato e preparato in materia burocratica in confronto a prima o no?Sì, grazie proprio a TuttoStranieri e al mio libro.4) Quanto pesa, anche partendo dalla sua esperienza, la prospettiva delle difficoltà burocratiche nella decisione di sposarsi?Ho visto troppe coppie decidere di chiudere la relazione per questi motivi.5) Coppia mista. Spesso viene associata a “straniera/o a caccia di eredità e permesso di soggiorno” Lei che ne pensa?Che non è assolutamente così. Queste coppie si aggirano intorno al 2% del totale (su TuttoStranieri ho mostrato l’origine dei calcoli che portano a questo risultato).6) In base ai dati Istat le coppie miste durano otto anni, sei in meno in confronto alle coppie con entrambi i partner italiani? Come dobbiamo leggere questi numeri?Deriva da mancanza di cultura di uno o di entrambi i partner.7) Di cosa sarebbe privato dal punto di vista legale, il partner non comunitario, non sposandosi poiché l’Italia non riconosce le coppie di fatto?Di tutte quelle garanzie che sposandosi avrebbe, al pari di una coppia non sposata italiana. Si aggiunga anche la possibilità di un allontanamento coattivo dall’Italia del partner straniero.8) Che cosa consiglia a chi decide di sposarsi con un partner straniero? Un grossa apertura culturale.Si pensi che un partner asiatico, per esempio, ritenga sconveniente coinvolgere il compagno in proprie eventuali sofferenze psicologiche. Se il partner italiano prova a scaricare le proprie tensioni sul partner asiatico o il partner asiatico non evidenzia un proprio disagio possono nascere una serie di incomprensioni che possono portare alla rottura del rapporto. Se entrambi sono culturalmente consapevoli della situazione, ciò è molto più difficile che possa accadere.
IlSig Intonti, ci segnala anche la recente attivazione del sito binazionalehttp://www.tuttoalbania.com/.