Il prossimo 26 maggio, in contemporanea con le elezioni europee, si terranno le elezioni amministrative italiane. Ci siamo attivati a trovare i candidati di origine albanese che potete consultare qui
Uno dei candidati è Admir Toto, nato a Valona, Albania.
Si è trasferito in Italia dal 1992, ha 38 anni e da 26 anni vive a Torino. È candidato in una lista civica di sinistra “Settimo Futura” in sostegno alla candidata sindaca Elena Piastra a Settimo Torinese, un comune italiano di 46.965 abitanti della città di Torino, in Piemonte
Intervista a Admir Toto
1. Qual è la tua proposta all’interno del programma della lista “Settimo Futura”
Faccio l’educatore su questo territorio da circa 11 anni. Lavoro con famiglie in difficoltà seguiti dai servizi sociali. La proposta che ho portato è sviluppo di comunità “ci vuole un villaggio per crescere un bambino“.
2. In caso di vincita cosa pensi di proporre di innovativo per tutta la cittadinanza?
La resilienza dei più deboli
3. Secondo te perché ti dovranno votare?
Per scaricare le colpe…nel senso che molti votanti sono cattocomunisti o democristiani io li punzecchio sui sensi di colpa. Chiedere il voto è una cosa difficile, vediamo se i miei concittadini sono pronti.
4. Essere in possesso di una doppia cittadinanza, appartenere a più culture e parlare più lingue è un punto di vantaggio o svantaggio secondo te e perché?
La complessità è l’unico modo per vivere. Noi siamo una coppia mista, ci siamo complicati la vita con passione. La serenità è un punto di vantaggio per tutte le persone, in Italia si può ancora fare tanto sull’integrazione.
5. Sei di origine albanese. Cos’è l’Albania per te?
Sono valonese lab, sono le mie radici forti e sicure. L Albania per me è ancora un luogo di villeggiatura nel senso che quando vengo mi trattano da turista è mi fa abbastanza incazzare. Vorrei che diventasse un luogo di opportunità e cambiamento. Nel mio settore Albania deve fare molta strada.
6. Cosa significa avere un nome straniero nella tua quotidianità?
Quando ero in Albania per girarmi mi dovevano dire il mio nome quello di mio padre e il cognome avvolte anche il nome del mio cane, nel senso che era abbastanza comune.
In Italia il mio nome per molto tempo solo pronunciandolo portava fantasmi. Avvolte dopo che dicevo il mio nome chiedevo di non avere paura a fare la seconda domanda perché la scritta albanese sulla fronte lo avevo tolto prima di uscire di casa. Ora ho una storia ben definita sul mio nome.
7. Sei abbastanza italiano per chi ti voterà?
Non so se sono abbastanza italiano so che sono troppo di sinistra…
8. Ci tieni ai sondaggi? Cosa dicono della lista in cui ti sei iscritto?
Si nel senso che sono competitivo. Ma sarei felice della vittoria della nostra candidata donna perché sarebbe la prima sindaca nella storia della nostra città.
9. Cosa significa essere integrati secondo te e quali sono le proposte da fare per migliorare le politiche che riguardano l’immigrazione?
Non si smette mai di integrarsi, io lavoro con famiglie italiane che tutti i giorni vanno aiutate su tanti profili che tutte insieme migliorano le condizioni di vita. Questo si chiama integrazione e vale per tutti a prescindere da dove vieni.
10. Noti qualche differenza tra i tuoi genitori e te nel modo in cui vivete l’Italia?
Loro vivono con la loro comunità di albanesi a Torino una specie in via di espansione per certi versi sono più coerenti con la loro storia di emigrazione. Io per storia personale e famigliare mi sono sempre dichiarato un fricchettone cittadino del mondo. Non ho una comunità di connazionali ho una compagnia di diverse provenienze e qualche piemontese sopravvissuto
11. Di origini albanesi, ma quale è la tua lingua madre?
Dipende da come dormo. Faccio questo esempio, mia figlia Margot di 6 anni quando è in Albania dice di essere italiana, quando è in Italia dice di essere albanese.
12. Esiste una comunità albanese organizzata dove ti sei candidato/a? (tipo qualche associazione, una scuola, ecc). Quanti sono gli albanesi nella tua circoscrizione?
La comunità albanese che ha diritto di voto nella mia città conta circa 15 persone. Farebbero fatica a votarmi perché mi considerano comunista. Una fatica inutile spiegare le differenze.
13. Non pensi che ti abbiano scelto solamente per attingere i voti della tua comunità?
Non c’è il rischio. Sono stato scelto per alcune caratteristiche (ben integrato che non so cosa significa, lavoro nel sociale, la mia professionalità). Sono stato scelto perché per anni essere albanese eri capro espiatorio per eccellenza. Quindi da educatore italo-albanese io non chiedo il voto chiedo le colpe.
14. Cosa hai da dire agli altri candidati di origine albanese che concorrono in altre liste?
A tutti tranne a una, in bocca al lupo che il nostro sincero impegno possa migliorare il nostro paese e dei nostri figli. Invece alla candidata della Lega vorrei chiedere come ha fatto, nel senso che anch’io ho fatto diversi tentativi a purificarmi lavandini nel Po ma ahimè il Po è un fiume abbastanza inquinato.
15. Vuoi aggiungere qualcosa o dire altro che ritieni importante?
Buona vita e se un futuro è possibile solo e solamente dove i più deboli non vengono negati i diritti.
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