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Il premier albanese Sali Berisha ha concluso ieri a Roma la sua visita italiana di due giorni. Il viaggio del premier e la relativa agenda istituzionali sono stati frutto del lavoro della Fondazione Fare Futuro, presieduta dall’ex vice ministro Adolfo d’Urso, insieme alla Confindustria e ad Unioncamere.È stato Urso infatti a fare gli onori di casa, offrendo anche una cena la sera del 6 maggio, alla quale hanno partecipato tra gli altri anche il sindaco Alemanno e la presidentessa Polverini. Berisha era accompagnato dal ministro Bumçi, dal viceministro Bozdo, dall’ambasciatore albanese in Italia Kola, oltre che da un nutrito gruppo di imprenditori e membri del suo staff.
Infatti la giornata degli incontri del premier, 7 maggio, è cominciata alla sede centrale di Confindustria, dove una folta schiera di politici e imprenditori hanno assistito ad una presentazione delle opportunità economiche del paese. Urso ha fatto una panoramica dei rapporti bilaterali, e ha sottolineato la convenienza di investimento in Albania, definendola “la Cina a noi vicina”. Berisha, rivolgendosi in italiano alla platea, ha descritto un paese dalla bassa pressione fiscale, con forti incentivi agli investimenti e soprattutto pronto a fare modifiche legislative per attirare ancora più investitori stranieri. Il ministro Terzi, arrivato con qualche minuto di ritardo, ha fatto una discorso sulle relazioni bilaterali fondato prevalentemente sui dati incoraggianti dell’interscambio commerciale. In platea c’erano anche l’ambasciatore italiano in Albania Gaiani e l’ambasciatore Bova. Tra i partecipanti anche l’ex ministro Lunardi.
Durante la sessione della mattinata è stato sottoscritto un accordo importante tra Poste Italiane e Poste albanesi. La parte italiana sarà advisor ufficiale dell’omologa albanese per l’evoluzione dei propri servizi. A breve ci sarà la possibilità di avere doppie Postepay per trasferire comodamente soldi in Albania, addirittura attraverso il telefonino con il servizio di Postemobile. La mattinata è proseguita con relazioni del viceministro dell’economia albanese Bozdo e con gli incontri tra imprese italiane e albanesi.
Alle 11 il premier Berisha ha avuto un incontro di cortesia con il presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano, mentre alle 12 si è recato ad un attesissimo incontro con il premier Monti. La sala stampa di palazzo Chigi era piena come mai di giornalisti e cameramen. Quasi tutti interessati più all’affare Trotta, piuttosto che ai rapporti bilaterali Albania – Italia. “L’Italia si conferma il primo partner economico dell’Albania con le esportazioni che hanno raggiunto circa 1145 milioni di euro, con un aumento del 18 per cento rispetto al 2010, e le importazioni che hanno toccato 657 milioni, raggiungendo il 14% in più “ – ha affermato il premier Monti. Berisha, stavolta in albanese, oltre a ringraziare per l’ospitalità ha sottolineato il grande aiuto dato dall’Italia per il processo di avvicinamento alla UE. “È stata l’Italia a garantire agli altri paesi, che con la liberalizzazione dei visti non ci sarebbe stato un nuovo esodo – ha affermato il premier – e noi per questo li saremmo sempre grati” – ha concluso Berisha. Anche stavolta, citando un po’ fuori luogo ex premier italiani come Craxi e Andreotti, Berisha ha invitato il suo interlocutore a visitare l’Albania durante questo anno giubilare. Alla fine dei rispettivi discorsi, non è stato possibile per nessun rappresentante della stampa, fare delle domande.
Nel primo pomeriggio, prima di ripartire per Tirana, Berisha ha incontrato il presidente della Camera Gianfranco Fini, rimarcando ancora una volta i legami tra i due paesi e anche stavolta invitandolo a visitare nuovamente l’Albania.