Giovedí 20.01.2011, il Segretario di Stato del Vaticano, Tarcisio Bertone incontrando i giornalisti scandisce: “Di fronte ai problemi che pesano sulla società italiana”, occorre rispondere “a una domanda di esemplarità”. La Santa Sede – aggiunge il cardinale – segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni”.
Il segretarie di stato Tarcisio Bertone è lo stesso che aveva dichiarato, in merito allo scandalo dei preti pedofili in Irlanda: degli studi scientifici affermano che la pedofilia è collegata all’omosessualità, e non ha niente a che vedere con il celibato. Il cardinale non aveva comunque specificato a quali studi alludesse. L’affermazione ha causato forti polemiche da parte di esponenti della comunità LGBTe della politica e la sua tesi è stata negata dall’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici. C’è da sottolineare che: le vittime dei pretti pedofili sono sia maschi che femmine. Aveva stupito l’opinione pubblica con la sua affermazione. La santa Sede in seguito ha sempre evitato di toccare l’argomento dei pretti pedofili ma non poteva per “ovvi motivi” non tirare l’attenzione dei fedeli verso le vicende del Premier Berlusconi con lo slogan: “servono moralità e legalità” “l’impegno di una più robusta moralità, di un senso di giustizia e di legalità”. La moralità giustizia e legalità siano i cardini di una società che vuole crescere e che vuole dare delle risposte positive a tutti i problemi del nostro tempo”.
Di solito, la Santa Sede, è famosa per i suoi canali, le sue modalità di intervento su questioni che riguardano la vicende dello Stato Italiano e non solo, ma non fa dichiarazioni pubbliche. Sono in tanti gli italiani e non, che si chiedono il perché di queste manovre che serpeggiano nei consigli governativi per poi segnare profondamente l’andamento dello Stato Italiano. Sono in tanti che hanno provato a navigare nelle acque che corrono nei canali dello Stato del Vaticano. Qualcuno ha scoperto acque non trasparenti ma è stato messo a tacere. Tornando alle ultime polemiche dove: il Vaticano avrebbe di fatto ostacolato le inchieste sulla pedofilia non permettendo a suoi rappresentanti di testimoniare nell’ambito dell’indagine della commissione irlandese sullo scandalo degli abusi sessuali. Lo afferma un “cable” di diplomatici Usa e irlandesi accreditati presso la Santa Sede diffuso nella serata di venerdì 10/10/ 2010da Wikileaks e citato dal Guardian.“La Santa Sede, segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni”. Cosi come seguiva con un grande interesse la vicenda Turca. Impegnata tramite i suoi canali, le sue modalità di intervento senza fare dichiarazioni pubbliche per farsi che: la Turchia entrasse a far parte dell’Unione Europea più presto possibile. Vedere i “cari fratelli musulmani” spostarsi liberalmente in tutta Europa è stato da sempre un grande desiderio dello Stato del Vaticano.
Oltre la Santa Sede che è presente in tutte le faccende dello Stato Italiano, quanto pare tutto il mondo parla e discute i scandali sessuali dei politici del bel Paese. L’opinione pubblica si è divisa come sempre. Alcuni hanno descritto Ruby, “la ragazza coinvolta nello scandalo” come vittima del Premier e altri come una ragazza Furba.
Il mondo si è attorcigliato in una realtà tortuosa Le giovani generazioni vedono ancora la Chiesa intervenire su scelte che riguardano la scelta di vita delle persone. Sono scombussolati non hanno le basi per vedere e progettare il loro futuro. “La concretezza politica diventa più deludente ed ognuno e’ bravo a denunciare il fondamentalismo dell’altro”. Come giustamente replica Vendola il Presidente della Regione Puglia.