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La partita di calcio Italia-Serbia, valida per le qualificazioni di Euro 2012 è stata interrota per via dei disordini provocati da parte dei ultras serbi giunti a Genova. Questi erano riusciti ad entrare dentro lo stadio armati di petardi e fumogeni, mezzi che hanno utilizzato una volta dentro. Dopo due tentativi, lo scozzese Thompson non ha avuto altra scelta che di concludere la partita. Probabilmente la Fifa concederà la vittoria all’Italia per un secco 3-0.
Non è mancato lo stupore dei cronisti e tifosi quando gli ultras hanno tirato fuori una bandiera albanese che hanno successivamente bruciato tra gridi di gioia.Un incidente di tale portata, mette di nuovo in discussione l’immagine della Serbia. Negli ultimi anni il paese slavo era riuscito ad apportare miglioramenti nella sua immagine, ma senza mai fare i conti con gli utranazionalisti. Da tempo giornali sottolineano il fatto che uno dei covi di questi è appunto il calcio. I problemi negli stadi serbi sono all’ordine del giorno, e questa volta si sono visti anche all’estero. È sopratutto tra le file dei tifosi della Stelle Rosse e il Partizan che provenivano buona parte dei para militari serbi, colpevoli del genocidio di Kosovo, e non solo. E dispiace notare che a distanza di anni, poco o nulla è cambiato.