Il primo ministro albanese Edi Rama è tornato a parlare della questione dei confini marittimi con la Grecia direttamente da Atene, dove ieri si è recato in visita ufficiale per incontrare il suo omologo Mitsotakis e per prendere parte alla conferenza organizzata dalla rivista “The Economist” nella capitale greca.
Rama ha ribadito che la Grecia si avvarrà di un suo legittimo diritto – stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 – con la nuova delimitazione dei confini marittimi.
L’accordo tra i due paesi tuttavia deve essere ancora siglato e, secondo il premier albanese, potrebbe essere mediato da terzi come, ad esempio, dalla Corte Internazionale, in modo tale da evitare dibattiti politici sulla questione in entrambi i paesi.
Le dichiarazioni di Rama
“Siamo sulla strada giusta. Abbiamo lavorato intensamente con il governo precedente. All’improvviso queste questioni diventato ‘patate bollenti’ per la politica locale ma ciò non ha importanza nelle relazioni tra Albania e Grecia. La nostra sfida è quella di rendere le relazioni tra i due paesi simili a quel interpersonali.
Tra gli amici greci, da quello che vedo, non ci sono sentimenti negativi. Anzi, è esattamente il contrario. Ho un’idea semplice per raggiungere al più presto un accordo sulla delimitazione dei confini marittimi, ovvero di affidarci alla mediazione di terze parti.
Tramite terzi che ci aiutano amichevolmente o anche tramite la Corte Costituzionale. Sarà un accordo oggettivo che non potrà essere oggetto di dibattiti politici nei due paesi. Il premier greco ha parlato di un suo diritto legittimo stabilito dalla Convenzione sul diritto del mare di estendere i confini di 12 miglia e questa è diventata una tematica da social network negli ambienti politici albanesi.
Come se il primo ministro greco dovesse rispondere anche per coloro che non sanno di cosa parlano. Tutto questo a risentimento e incommprensione.” – ha affermato Edi Rama.
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