Correva l’anno 1920 quando il governo albanese approvò la decisione di sequestrare il patrimonio immobiliare di Essad Pascià Toptani, ex generale e primo ministro albanese morto proprio nel 1920.
Nello stesso anno fu approvata anche la decisione di trasformare la sua locanda nel centro di Tirana in un ospedale, amministrato dal comune di Tirana. Fino a quel momento, i volontari della Croce Rossa, infatti, avevano improvvisato come potevamo un ospedale in un appartamento. Il nuovo ospedale si sarebbe autofinanziato grazie ad un timbro ospedaliero obbligatorio dal valore di 50 monete d’argento.
Il confisco di tutti i beni di Essad Pascià
Le modalità e i dettagli del provvedimento sono riportati nel “Financat e Shqipnis” di Haxhi Shkoza: il verdetto del 1920 fu seguito due anni più tardi da un altro nel quale il governo sequestrava l’intero patrimonio di Toptani.
Il conto totale dei beni ammontava a circa tre milioni di franchi d’oro. Decisione che fu emanata dal Consiglio Nazionale, basata sul ruolo che aveva assunto Essad Pascià Toptani nel biennio 1913-1915; ovvero quello di ‘traditore’ che minacciava la sovranità dell’allora principe d’Albania Guglielmo di Wied .
Motivo per il quale Essad Pascià fuggì in Italia, per poi tornare in Albania poco dopo la detronizzazione di Guglielo di Wied da parte del movimento di ribellione albanese e diventare così primo ministro.
Questo decreto causò molte discussioni e la questione fu riaperta nel 1925, quando un gruppo di deputati chiese la cancellazione del verdetto. I parlamentari sostenevano che il sequestro del patrimonio di Toptani da parte dello stato non si adattasse con i principi stipulati dallo Statuto di Lushnje del 1920. Nonostante questo, però, la richiesta non fu accettata.
Oltre alle ricchezze di Esad Pascià, il decreto aveva toccato anche i beni della sua compagna, la quale dopo quattro anni, nel 1929, avrebbe mandato un suo rappresentante in Albania per richiedere il diritto di proprietà di quei possedimenti, che alla fine le furono restituiti.
Breve biografia di Essad Pascià
Nato a Tirana, Albania, divenne uno dei sostenitori dei Giovani Turchi a seguito dell’assassinio di suo fratello Gani Bey Toptani, morto per mano delle forze leali al primo ministro Abdul Hamid II. Egli prestò servizio come deputato in Albania nel parlamento dell’Impero Ottomano.
Durante la Guerra dei Balcani del 1912-1913, egli fu uno dei comandanti delle forze ottomane a Scutari, sino a che la città si arrese al Montenegro nel 1913. Essad Pascià ottenne di lasciare la città con il proprio esercito e tutta l’artiglieria. Il primo ministro serbo Nikola Pasic ordinò di dare man forte agli albanesi per sostenere i loro scontri contro il Montenegro concedendo a Essad Pascià denaro e armi.
Essad Pascià venne assassinato a Parigi il 13 giugno 1920 da Avni Rustemi un patriota albanese.